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Cronaca

Una vita spesa fra calcio e politica, la città dell'acciaio dice addio a Claudio Campili

Fondatore insieme ai fratelli della Polisportiva Farini, è stato sindacalista, esponente del Pci e dell'Idv e ancora presidente del consiglio comunale di Terni. I funerali domani alle 10 nella chiesa di Sant'Antonio

Una vera e propria istituzione, tra il mondo della politica e del calcio cittadino. Claudio Campili, per quasi trent’anni consigliere comunale e fondatore della Società Farini, se n’è andato nel pomeriggio di ieri a 83 anni.
Fondatore insieme ai fratelli della Polisportiva Farini, nel corso dei decenni è stato sindacalista, esponente del Pci fino ad approdare all’Italia dei Valori, assumendo anche la presidenza del consiglio comunale di Terni, all’inizio degli anni 2000, durante la legislatura guidata da Paolo Raffaelli. Ha svolto attività politica fino al 2014.
I funerali si svolgeranno domani, 25 luglio, alle 10 nella chiesa di Sant’Antonio.

Il cordoglio della politica

Il sindaco Leonardo Latini ha inviato stamattina un telegramma con le condoglianze a nome dell’amministrazione comunale alla famiglia di Claudio Campili.
Il vicesindaco Andrea Giuli lo ricorda così: "Beh, non posso esimermi da un breve ricordo personale di Claudio Campili. Nei miei lunghi anni di "scorribande" giornalistiche nelle "segrete" stanze di palazzo Spada, il buon Claudio mi trattava sempre con bonarietà, salutandomi, nella sua ternanità verace, con questa formula: "Oh, ecco Tomme Micche", alludendo al leggendario attore americano del cinema muto-western Tom Mix. Non gli ho mai chiesto perché mi chiamasse in quel modo. Non importa. Importa assai di più che continuamente riconoscesse in me un giornalista "non organico", ma mai scorretto o velenoso. Così mi diceva. Arrivederci Tajulinu.

Un ricordo per Campili anche da Alessandro Gentiletti (Senso Civico): "Ho conosciuto, indirettamente, Claudio Campili nel 2010. Fu il consigliere comunale che prima di tutti gli altri recepì, grazie soprattutto al suo gruppo politico di riferimento (Italia dei Valori), le istanze migliori del comitato cittadino per il testamento biologico, di cui io ero portavoce e Beppino Englaro presidente onorario. Portò al dibattito del Consiglio comunale le nostre idee e le nostre rivendicazioni. Ho sempre pensato che nella vita di un politico a fare la differenza sia proprio questo: la capacità di stare dalla parte dei diritti civili. Alla sua famiglia e ai compagni con cui ha condiviso l'impegno politico, le mie condoglianze".

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