Senza lavoro e senza soldi per l’emergenza Coronavirus, gara di solidarietà per Paola
Anche il Comune di Terni si muove per cercare di sostenere la commerciante che non può accedere ai fondi Inps e ai buoni spesa. “Non me la sento di accettare aiuti economici, volevo solo far conoscere la mia storia”
L’imprenditrice, le associazioni, il partito. E poi anche il Comune di Terni. Si è scatenata una vera e propria gara di solidarietà per aiutare Paola (nome di fantasia, ndr) la commerciante ternana di cui TerniToday ha raccontato la storia nei giorni scorsi e che, a causa dell’emergenza Coronavirus, si ritrova senza lavoro e “senza un centesimo”.
Socia in un negozio in città, la donna – madre di due figli di 17 e 14 anni – ha visto i suoi redditi drasticamente ridotti da due mesi a questa parte, con l’esplosione della pandemia da Covid19.
“Sono una partita Iva, ho una piccola quota in una società che gestisce un negozio in città e da marzo siamo chiusi. Due settimane fa, così come consentito dai decreti del Governo, abbiamo riaperto. Ma incassare quaranta euro in un giorno è un miraggio. E questo, ovviamente, non basta a nessuno perché è impossibile mettere assieme uno stipendio”, ha raccontato la donna al nostro giornale.
La situazione si è ulteriormente complicata nel momento in cui la donna non ha potuto incassare i 600 euro previsti nel bonus Inps per le partite Iva né ottenere i buoni spesi distribuiti dal Comune di Terni.
Questo perché Paola, operata per tre volte per un tumore al seno, è titolare di una pensione di invalidità (“…l’ultimo assegno è stato di 470 euro…”) che viene ritenuto “incompatibile” sia con il sussidio Inps che con i ticket alimentari.
La sua storia ha suscitato molta attenzione e la nostra redazione ha ricevuto numerosi messaggi di interessamento.
C’è stata la ristoratrice che si è proposta per far arrivare un aiuto economico alla donna, l’imprenditore che si è detto disponibile a sostenerla o l’associazione che ha chiesto informazioni su come contattarla e magari fornirle un contributo.
Data la delicatezza della situazione, e per rispetto di tutte le persone coinvolte, preferiamo non rivelare l’identità di nessuno dei soggetti coinvolti. Aggiungendo all’elenco anche un partito politico che, con il suo coordinatore comunale, si è direttamente interessato alla vicenda.
“Io non me la sento di accettare aiuti economici – è la risposta della donna - Volevo far sapere la mia storia. Ci sono persone anziane che stanno peggio di me. Non avrei immaginato tanta solidarietà, ma ripeto non leverei mai un centesimo a nessuno. Vorrei solo che gli enti mi aiutassero, come di diritto”.
E nella mattinata di oggi è arrivato anche l’interessamento del Comune di Terni che si è attivato per verificare il caso e per capire come poter fornire un aiuto concreto a Paola.
Bene.