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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro / Via Luigi Nobili

Raid per gelosia, in cinque contro uno gli rompono il naso e poi scappano

Terni, ventenne aggredito tra via Nobili e via Barberini per “colpa” di una ragazza contesa. Il giovane è stato picchiato con calci e pugni e colpito anche con un ombrello. I responsabili individuati grazie alle videocamere e denunciati dai carabinieri

C’è una ragazza “contesa” all’origine della rissa scoppiata nella tarda serata dello scorso 9 gennaio tra via Barberini e via Nobili a Terni. Vittima dell’aggressione un ventenne ternano che un paio di giorni dopo, l’11 gennaio, si è presentato ai carabinieri denunciando i fatti e raccontando anche di essere stato rapinato del telefono cellulare.

Il ragazzo ha raccontato ai militari di essere stato assalito alle spalle da una persona che gli ha sferrato un pugno al volto e di essere finito poi a terra, colpito da altre persone giunte in “supporto” del primo aggressore. Durante l’aggressione, al ragazzo è stato anche sottratto l’ombrello dalle mani, con il quale è stato percosso ripetutamente, fino alla sua rottura.

L’aggressione è durata pochi minuti, fino al momento in cui qualcuno tra gli aggressori ha gridato che stavano arrivando le forze dell’ordine. E sembra sia stato questo il momento in cui la gang ha rubato il telefono cellulare, che verrà ritrovato a poca distanza, ma completamente distrutto e inutilizzabile.

Condotto presso il pronto soccorso dell’ospedale di Terni, al giovane è stata diagnosticata una prognosi superiore ai 20 giorni a seguito della frattura del naso.

L’attività di indagine dei Carabinieri è partita dalla visione delle immagini registrate dalle telecamere della zona. Sono state poi raccolte tutte le testimonianze utili alla individuazione degli appartenenti al gruppo di picchiatori. Mano a mano, il quadro si è composto, facendo emergere che il movente dello scontro c’erano motivi di gelosia nei confronti di una ragazza di Terni contesa tra il vecchio fidanzato (l’aggredito) ed il nuovo (il primo aggressore) a cui alcuni amici hanno poi fornito supporto nel raid.

I carabinieri hanno dunque denunciato per i reati di concorso in lesioni personali aggravate e di rapina cinque giovani: un 25enne ed un 23enne italiani di origini libiche, un 21enne italiano di origini albanesi e, infine, due 21enni italiani.

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