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Cronaca

No vax, linea dura di Asl e ospedale di Terni: scadono le diffide, poi scattano le sospensioni

Ricollocamento oppure a casa senza lavoro e stipendio per i sanitari non vaccinati: “Lo prevede la legge e noi non possiamo fare altro che applicarla”

La sentenza del giudice del lavoro di Terni che ha confermato la sospensione dal lavoro – senza stipendio – per una operatrice socio sanitaria non vaccinata produrrà effetti (indiretti) anche su tutto il comparto della sanità di Usl Umbria 2 e Santa Maria di Terni.  

Per quanto riguarda l’Azienda sanitaria locale, sono 20 i sanitari che hanno messo nero su bianco l’intenzione di non sottoporsi ai vaccini anti Covid, di cui 8 in provincia di Terni. Oggi scade la diffida e se non si metteranno in regola - come conferma al Corriere dell’Umbria il direttore amministrativo della Usl Umbria 2, Piero Carsili, saranno ricollocati in altre mansioni oppure sospesi dal lavoro senza stipendio.

Dei 3.700 dipendi dell’azienda sanitaria, quelli per cui il vaccino è obbligatorio sono 2.900 a cui si aggiungono 340 operatori socio-sanitari in carico anche a cooperative esterne. A giugno sono state inviate 1.700 pec ai sanitari non ancora vaccinati. In mille hanno fornito le necessarie giustificazioni (patologie o vaccinazioni effettuate senza comunicazione). Da scremare anche i restanti 700: molti sono andati in pensione, altri ricevuto la vaccinazione fuori regione. Lo zoccolo duro dei no vax si è dunque ristretto ad una ventina di persone per le quali è scattata la diffida a prenotarsi. Oggi si effettuerà l’ultimo screening dopodiché sarà obbligatorio il provvedimento di ricollocamento o sospensione.

Linea dura anche all’ospedale di Terni. “La legge impone la sospensione in questi casi - dichiara sempre al Corriere il direttore generale del Santa Maria, Pasquale Chiarelli - E noi non possiamo fare altro che applicare la legge”.

La campagna vaccinale

In base ai dati aggiornati dalla Regione Umbria ad oggi, 5 agosto, in Umbria sono state somministrate 1.032.060 dosi: in 573.500 (74,36%) hanno ricevuto la prima dose mentre in 476.680 (61,84%) hanno ultimato il ciclo.

Il distretto territoriale con la percentuale maggiore di vaccinati (ciclo completo) è quello di Todi-Marsciano (65,14%) mentre il distretto di Orvieto è "fanalino di coda" con il 59,13% di vaccinati. Non bene anche Narni-Amelia (59,89%) mentre Terni registra una percentuale di vaccinati pari al 61,5%.

Entrando nel dettaglio delle categorie, gli operatori sanitari e sociosanitari che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino sono 30.741 mentre il totale dei vaccinati ammonta a 27.992 unità

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