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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

“Ti aiuto a fare lo Spid”, poi le copia la carta d’identità e le ruba il bonus cultura da 500 euro

Brutta avventura per una diciottenne di Terni, l’indagine dei carabinieri: rintracciato il truffatore, nei guai anche il titolare di una cartoleria del Napoletano dove sono stati spesi i soldi

Andando indietro coi pensieri, le è tornato in mente quell’episodio. Quella telefonata: “Posso aiutarti a creare le Spid, visto che ancora non ce l’hai”. Ma era solo una scusa, inizio di un piano ben architettato.

Le indagini dei carabinieri della stazione di Collescipoli sono iniziate dopo la denuncia di una diciottenne di Terni che aveva tentato di spendere il suo bonus cultura da 500 euro (l’iniziativa del Mibac e della presidenza del consiglio dei ministri che offre la possibilità di ottenere un bonus da spendere in iniziative culturali come libri, cinema, musica, concerti per i nati nel 2003) senza tuttavia riuscirvi. L’applicazione 18app, che permette di accedere al servizio, le comunicava infatti che il bonus era già stato speso.

Le verifiche dei militari hanno permesso di accertare che il truffatore aveva effettuato l’accesso a quella app utilizzando quale sistema di accertamento dell’identità non lo Spid – ossia l’identità digitale - bensì la carta di identità elettronica della vittima con l’uso del pin 3.0, potendo quindi ottenere il codice relativo al bonus cultura, che era poi stato speso in una cartoleria in provincia di Napoli.

“La ragazza, dopo aver approfondito i contatti avuti nel recente passato – ricostruisce una nota diffusa dall’Arma - ricordava che era stata contattata diversi mesi prima da una persona a lei sconosciuta, che si proponeva di aiutarla ad attivare il sistema Spid, che lei di fatto ancora non aveva. Acconsentendo alla proposta, la ragazza aveva consegnato allo sconosciuto una copia del suo documento di identità elettronico ed il relativo pin, senza ovviamente ricevere in cambio alcun servizio”.

Chiuso il cerchio, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria “l’intestatario dell’utenza telefonica utilizzata per l’acquisizione fraudolenta dei documenti di identità e del pin della vittima e il titolare della cartoleria di San Giuliano in Campania (Napoli) che ha riscosso i 500 euro del bonus cultura della vittima, senza aver fornito agli inquirenti la documentazione di riscontro di un bene o servizio fornito all’intestatario del bonus”.

“Evitare di consegnare copia di ogni proprio documento, sia di identità che fiscale, a persone sconosciute – ribadiscono i carabinieri - L’episodio pone in evidenza come i criminali siano attenti a cogliere nuove opportunità di guadagno illecito anche dalle nuove tecnologie e applicazioni moderne”.

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