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Cronaca

Sette testimoni e accertamenti sull’auto di Lo Giudice: nuove indagini per svelare il mistero di Barbara Corvi

La decisione del gip del tribunale di Terni dopo l’udienza della scorsa settimana: si cercano tracce di sangue della donna scomparsa da Amelia il 27 ottobre del 2009

Sette testimoni e nuovi accertamenti attraverso “nuove tecniche di rilevamento come il Luminol”. Il gip del tribunale di Terni rilancia l’indagine per svelare il mistero di Barbara Corvi, la donna scomparsa da Amelia il 27 ottobre del 2009.

La decisione arriva dopo l’udienza della scorsa settimana quando, con un “colpo” a sorpresa, il procuratore della Repubblica di Terni – Alberto Liguori – ha ritirato la richiesta di archiviazione nei confronti del marito di Barbara, Roberto Lo Giudice, finito in manette con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere e poi scarcerato alla fine del marzo 2021.

All’istanza di archiviazione si erano opposti i legali della famiglia di Barbara, Giulio Vasaturo ed Enza Rando dell’ufficio legale di Libera, portando agli atti anche alcuni spunti indiziari poi raccolti dal procuratore Liguori e attraverso i quali il magistrato aveva avanzato al gip la richiesta di nuovi accertamenti.

Il gip ha dunque disposto nuovi accertamenti, con particolare riguardo alla ricerca di eventuali tracce ematiche nell’auto in uso a Lo Giudice all’epoca dei fatti e alla acquisizione di sette testimonianze. Gli accertamenti dovranno essere eseguiti entro un termine di “sei mesi”. Esce invece dall’inchiesta Maurizio Lo Giudice, fratello di Roberto.

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