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“Signora, sono l’avvocato: suo figlio ha avuto un incidente”. Così i banditi truffano gli anziani. I consigli dell’Arma

Incontri in diverse città della provincia di Terni tra i carabinieri e le “fasce deboli” per aumentare i livelli di sicurezza. Il “decalogo”: non aprire a sconosciuti ed evitare di tenere in casa preziosi o denaro”

Si chiama “sicurezza partecipata” ed è quello strumento che – allo stesso tempo – aiuta a prevenire i reati e promuove la collaborazione con le forze dell’ordine. Su questo “tasto” insiste in modo particolare la campagna informativa voluta dal comando provinciale dei carabinieri di Terni che è rivolta alle persone appartenenti alle fasce deboli come gli anziani e che si concretizza in una serie di incontri, “che si sono ripetuti nel corso delle trascorse settimane e che continueranno fino a che l’emergenza sanitaria lo permetterà”, spiega una nota diffusa dal comando di via Radice e che si sono tenuti in diversi comuni della provincia, da Avigliano a Montecastrilli presso il locale Centro Fiere, ad Attigliano, a Terni, a Porano, ad Otricoli.

L’obiettivo è intervenire nei piccoli e nei grandi centri urbani “dove i truffatori cercano di delinquere andando a truffare chi, spesso, è disarmato di fronte alla violenza ed alla tracotanza”.

Per questo, l’arma dei carabinieri da tempo ha avviato l’iniziativa rivolta a tutelare le fasce deboli ed in particolare gli anziani, spesso vittime mediante artifizi e raggiri del reato di truffa. I comandanti di compagnia ed i comandanti di stazione, a volte anche alla presenza di sindaci e assessori, si rivolgono alle persone presenti indicando le modalità attraverso le quali vengono spesso messe in atto le truffe in loro danno, fornendo consigli mirati affinché possano difendersi da quelle che vengono definite “subdole metodologie utilizzate dai malviventi per introdursi in casa”.

“Tra le più ricorrenti – spiegano ancora i carabinieri - sono state segnalate le telefonate di presunti avvocati, carabinieri o appartenenti alle forze di polizia, nel corso delle quali vengono comunicati alle ignare vittime incidenti stradali od eventi insoliti, occorsi a loro familiari, per i quali vengono richieste somme di denaro, all’esito delle quali, prontamente, giungono presso la loro abitazione i complici incaricati di prelevare i soldi in contanti od altro valore custodito in casa”.

Tra i vari consigli, dispensati anche mediante la distribuzione di un opuscolo realizzato dall’arma dei carabinieri, è stato ricordato di “non aprire a sconosciuti; non tenere in casa oggetti preziosi o denaro; se si utilizza Internet non fornire le proprie credenziali o dati bancari; non farsi distrarre per strada da sconosciuti; tenere rapporti di buon vicinato; non fare confidenze al telefono; non farsi raggirare da un semplice tesserino di riconoscimento; ricordarsi di contattare, nell’immediatezza di qualsiasi tentativo di adescamento, il pronto intervento 112 o recarsi personalmente presso il comando stazione carabinieri competente per territorio”.

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