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Cronaca

Terni, ubriaco distrugge la porta del Pronto soccorso: assolto

Per la Procura si era trattato di un gesto volontario, in quanto spazientito per l'attesa. Per i giudici si trovava in “un turbinio di emozioni e sentimenti di varia natura”

Ubriaco al Pronto soccorso, distrugge il vetro della porta d’accesso. Per il giudice e per la Corte d’appello, però, non è stato un gesto volontario, ma un incidente: assolto. L’imputato era stato tratto in giudizio dalla Procura di Terni dopo che “trasportato all’ospedale di Terni in pieno stato di alterazione da abuso di sostanze alcoliche, spazientito dall’attesa, aveva sferrato un violento calcio alla porta di ingresso del nosocomio frantumandone il vetro danneggiandola”.

Secondo l’accusa era “sussistente l’elemento soggettivo doloso a carico dell’imputato il quale in stato di ubriachezza non era caduto inavvertitamente sopra la porta, ma adirato per l’attesa dei dovuti controlli aveva voluto colpire con violenza il vetro frantumandolo”. Il giudice di primo grado, invece, ha ritenuto che l’ubriachezza dell’imputato, pur non escludendo “la capacità di intendere o di volere dell’agente”, non aveva compiuto un gesto volontario, e quindi doloso, in quanto si trovava in “un turbinio di emozioni e sentimenti di varia natura” e non aveva voluto danneggiare la porta.

Conclusione che ha trovato d’accordo anche i giudici della Corte d’appello, i quali “sulla base delle dichiarazioni testimoniali, la mancanza di prova in ordine alla commissione del fatto da parte dell’imputato” hanno emesso sentenza di assoluzione.

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