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Cronaca

Vaccini Covid, la rivolta contro i medici di base parte da Terni: “Non siamo cavie”

Manifestazione dei pazienti in città: “Non ci sentiamo più tutelati e rappresentati”. Pronti esposti e denunce, ecco le ragioni della protesta

“Non siamo no vax. Siamo ‘no stupid’, non siamo cavie”. Parte da Terni l’onda di protesta contro i medici di medicina generale che segue la decisione con cui il Consiglio di Stato un paio di giorni fa ha sospeso la sentenza con la quale nei giorni scorsi il Tar Lazio aveva annullato il contenuto della circolare del ministero della salute in merito alla gestione domiciliare dei pazienti con infezione da Sars-CoV-2, nella parte in cui si prevede una “vigile attesa” e la somministrazione di Fans e Paracetamolo. Il decreto monocratico del presidente Franco Frattini sostiene infatti che il documento ministeriale “contiene, spesso con testuali affermazioni, ‘raccomandazioni’ e non ‘prescrizioni’ cioè indica comportamenti che secondo la vasta letteratura scientifica sembrano rappresentare le migliori pratiche, pur con l’ammissione della continua evoluzione in atto”.

“Non ci sentiamo tutelati e rappresentati dai medici di medicina generale”, spiega Paola Persichetti che assieme agli altri manifestanti si è ritrovata questa mattina sotto la sede dell’Ordine dei medici di Terni, con esposti, denunce, documenti.

Nel mirino del presidio il comportamento tenuto in questi mesi di emergenza sanitaria dai medici di base, soprattutto in relazione alla gestione dei vaccini. “Un farmaco sperimentale”, specifica e che dunque è “condizionato”. “Dovrebbe essere somministrato in ambienti protetti ed ospedalieri, essere seguito da una farmacovigilanza attiva” e soprattutto “dietro prescrizione medica”.

Così però non è, dicono i manifestanti, che alzano il tiro. Perché i medici si sono “tirati indietro” anche nel momento in cui si è trattato di effettuare le necessarie “indagini vaccinali” e laddove esisteva la possibilità di certificare le “esenzioni” rispetto al vaccino. Anzi: “Sono stati inviati i Nas per verificare i dati sensibili di tutti i pazienti esentati”.

“I medici fino ad ora non hanno agito né in scienza né in coscienza. Siamo in prima linea, siamo la linea del Piave, l’ultima falange. Dopo di noi, il nemico non avrà più resistenze”.

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