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Cronaca

Stupro in centro, le “piste privilegiatissime” degli inquirenti: testimoni e indizi per chiudere il cerchio

Terni, carabinieri al lavoro dopo la denuncia di una diciassettenne. La ragazza sarà sentita nelle prossime ore dal pubblico ministero

Il sospetto, col passare delle ore, sembra assumere sempre di più i contorni della certezza. I carabinieri di Terni sono al lavoro sotto il coordinamento della procura della Repubblica – titolare del fascicolo d’inchiesta è il pm Matthias Viggiano – su quelle che vengono definite delle “piste privilegiatissime” percorrendo le quali si potrebbe chiudere in modo molto veloce il cerchio attorno al sospettato di avere abusato sessualmente di una ragazza di 17 anni.

I fatti si sarebbero verificati sabato sera tra piazza dell’Olmo e il parco della Passeggiata. Il puzzle ha ancora qualche zona d’ombra, ma i punti nodali ci sono tutti: sono quelli raccontati dalla ragazza nelle ore immediatamente successive ai fatti e poi confrontati con le prime testimonianze degli amici.

A cena con una comitiva nella zona di piazza dell’Olmo, la diciassettenne si sarebbe allontanata una prima volta. Non è ancora chiaro se, prima della cena, si sia accorta o meno di essere “seguita” da quello che potrebbe essere diventato il suo stupratore. Ritrovata in lacrime poco distante da un amico, avrebbe fatto perdere di nuovo le sue tracce per poi essere di nuovo ritrovata intorno alle 22.30 a casa di un’amica. Qui sono emersi i primi drammatici racconti, seguiti dal ricovero in ospedale – dove la ragazza si trova tutt’ora – e dai primi accertamenti da parte dei carabinieri.

Ci sarebbe una parziale descrizione della persona sospettata della violenza così come in soccorso delle indagini potrebbero arrivare anche i filmati ripresi dalle telecamere della videosorveglianza presenti nella zona, ma data la gravità dei fatti, gli inquirenti al momento mantengono il più stretto riserbo sugli eventuali passi avanti dell’indagine.

Nelle prossime ore, compatibilmente con le sue condizioni di salute e con l’assistenza di uno psicologo, la ragazza sarà sentita dal pubblico ministero per confermare ed eventualmente arricchire i racconti resi fino a questo momento e dunque fornire quegli elementi decisivi per scegliere quale “pista” seguire per chiudere l’indagine.

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