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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Scene da incubo a Cesure: vivono in una casa con quindici cani, donna trasferita d’urgenza al pronto soccorso

Squadra volante, polizia locale e Asl intervengono in un appartamento dopo la lite tra padre e figlia: volano schiaffi e minacce col coltello. Poi la giovane si scaglia contro il veterinario con un paio di forbici per impedire il sequestro degli animali

Scene da incubo in un appartamento del quartiere Cesure a Terni. Agenti della squadra volante della questura, uomini della polizia locale e personale della Usl Umbria 2 sono intervenuti a seguito di una lite scoppiata tra un padre e la figlia.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la giovane era andata nella casa dei genitori per accudire i cani presenti nell’appartamento. Sarebbe poi scoppiata una lite tra padre e figlia

La squadra volante è intervenuta per una lite domestica nel quartiere Cesure, avvenuta tra genitori, lì residenti, e la figlia, che si era recata ad accudire i cani presenti in casa.

Gli agenti hanno accertato che la lite era scaturita tra padre e figlia per motivi economici e per ragioni legate all’accudimento della madre. Al culmine della discussione, la figlia avrebbe dato uno schiaffo al padre che l’avrebbe minacciata con un coltello. Un gesto questo che gli è costata una denuncia a piede libero con l’accusa di minaccia aggravata.

Considerate le condizioni di degrado in cui versava l’appartamento e la presenza all’interno dello stesso di 15 cani (uno di grossa taglia) gli agenti della squadra volante hanno richiesto l’intervento della polizia locale che ha proceduto al sequestro dell’immobile per ragioni di salubrità e, in collaborazione con personale veterinario della Usl Umbria 2, al sequestro dei cani, oltre al trasporto della madre al pronto soccorso perché bisognevole di cure urgenti.

La storia però non è finita lì, perché la pattuglia della polizia di Stato è dovuta intervenire di nuovo perché durante le fasi del sequestro dei cani, la figlia avrebbe minacciato il veterinario della Asl, impugnando una forbice, per di impedirgli di portarle via uno degli animali, ma sarebbe stata prontamente disarmata dallo stesso medico.

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