Acciai Speciali Terni, salta l’accordo tra le parti per la cassa integrazione. L'azienda: "Incomprensibile"
Le Rsu di Ast sottolineano: “L’accordo sulla cassa integrazione non è stato firmato per irresponsabilità dell’azienda”. La risposta: "Rifiuto da parte delle Rsu"
Fumata nera dopo l’incontro tra la direzione aziendale di Ast e le Rsu dello stabilimento ternano. Nella giornata di lunedì 13 luglio si è svolto un incontro tra le parti per espletare il procedimento di esame congiunto, propedeutico alla procedura di cassa integrazione ‘Ex Covid’ che riguarda il periodo 1-12 luglio.
“L’azienda contrariamente a quanto sta comunicando ai dipendenti – affermano le Rsu dopo la riunione - ha volutamente impedito un’adeguata mediazione presentandoci un accordo preconfezionato, modificando unilateralmente le modalità di Cassa integrazione che, fino a ieri, erano oggetto di accordo. L’azzeramento dello ‘zoccolo’ delle venti ore di ferie maturate fino al 31 dicembre scorso, le difficoltà di una corretta rotazione tra i lavoratori, la mancata garanzia della maturazione degli istituti indiretti e differiti, la possibilità di integrazione volontaria con permessi annui retribuiti individuati mediante il silenzio assenso, sono disdettati dall’azienda che usa i lavoratori come salvadanaio.
Come Rsu riteniamo quanto accaduto un atto grave, una decisione unilaterale che di fatto, ancora una volta, fa pagare il peso della crisi e delle scelte aziendali solo esclusivamente ai lavoratori. Quanto avvenuto mina in modo significativo il livello delle relazioni sindacali e industriali che, come denunciato più volte, erano già di per se ‘povere’. Il proseguo di tali atteggiamenti aziendali – concludono Rsu – non fa altro che aumentare le preoccupazioni dubbi ed incertezze tra i dipendenti generando un clima poco sereno e di diffidenza nello svolgimento delle attività quotidiane”.
Acciai Speciali Terni: "Incomprensibili i motivi del rifiuto"
A seguito della nota di Rsu l’azienda ha diramato una nota in serata: “In questo momento di grande fibrillazione dei mercati a causa della pandemia Covid-19, e la conseguente riduzione di ordini e volumi produttivi, il 30 giugno AST ha comunicato ai sindacati la proroga della Cassa Integrazione Ordinaria per Covid-19 dal 1° al 12 luglio, per un massimo di 500 dipendenti.
Di conseguenza la Società ha incontrato la Rsu per un esame franco e trasparente della situazione. La prima riunione, che si è svolta il 6 luglio, si è conclusa con la richiesta della Rsu di un rinvio al 7 luglio, al quale è seguito un terzo incontro, svoltosi il 13 luglio.
AST ha sempre proposto alla Rsu di firmare un accordo identico a quello sottoscritto in occasione del precedente periodo di Cassa per Covid-19 (dal 23 al 30 giugno 2020). Per la prima volta, da diversi anni a questa parte, non è stato raggiunto alcun accordo sulla cassa Integrazione ordinaria, per il rifiuto della Rsu di sottoscrivere un’intesa. Restano del tutto incomprensibili i motivi di questo rifiuto, tenendo conto che si tratta di un accordo identico a quello firmato solo quindici giorni prima.
In questo momento di seria difficoltà per l’intero paese, auspichiamo che prevalga il senso di responsabilità e l’impegno a trovare soluzioni condivise. È fondamentale – affermano da Acciai Speciali Terni - tenere conto della gravità del quadro economico in cui anche la nostra azienda si trova a operare, evitando di aggravarlo ulteriormente con richieste totalmente fuori luogo rispetto al contesto generale”