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Economia

Acciai Speciali Terni, vigilanza privata: “Non è possibile in questa fase provare a mettere i lavoratori sociali gli uni contro gli altri”

La presa di posizione della Rsu di Fim Cisl: “Le organizzazione sindacali dei metalmeccanici hanno ricevuto rassicurazioni sulla tenuta del servizio, da parte delle unità sociali”. Intervento di Ugl Umbria

Quaranta lavoratori a rischio, nel comparto della vigilanza privata che opera in Ast. Nei giorni scorsi si è infatti svolto un presidio, all’esterno dei cancelli del sito siderurgico, organizzato dalle sigle sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Il dibattito è proseguito, anche a seguito della presa di posizione del presidente dell’Associazione nazionale guardie particolari giurate. Sul tema la Rsu della Fim Cisl ha voluto esprimere la propria opinione.

“La questione della vigilanza privata in Ast va inquadrata nel suo complesso” esordisce la Rappresentanza Sindacale Unitaria. “Le dinamiche di questi giorni ci dicono che è in corso una riorganizzazione del servizio che va conosciuta, analizzata e gestita. Le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici hanno ricevuto rassicurazioni sulla tenuta del servizio da parte delle unità sociali. È per questo motivo che la Rsu della Fim Cisl di Ast sostiene che non è possibile in questa fase provare a mettere gli uni contro gli altri i lavoratori sociali e non”.

Secondo Rsu della Fim Cisl: “La vigilanza di Ast da sempre svolge un ruolo strategico all’interno dello stabilimento che negli ultimi anni a seconda del management ha subito continue modifiche che i dipendenti hanno gestito con la consueta professionalità. Professionalità che non sempre è stata riconosciuta.  In questa fase di transizione, a prescindere dall’appuntamento elettorale, tutti gli attori interessati dovrebbero lavorare per il benessere della Fabbrica cercando la coesione”.

Riflessione a margine: “Pertanto troviamo assurdo che soggetti lontano dal territorio e che non conoscono la realtà di Ast possano affermare e dichiarare cose che non conoscono o per sentito dire, dichiarazioni delle quali ne prendiamo nettamente le distanze”.

Ugl Umbria

L’intervento di Ugl Umbria: “In merito alla preoccupazione per eventuali esuberi di personale, da parte dei lavoratori impegnati nei sevizi di vigilanza come Guardie particolari giurate alle Acciaierie di Terni,e dipendenti della Società Sicuritalia Spa che ha in appalto il servizio. E’ noto a tutti che la nuova proprietà di AST è impegnata in riorganizzazione aziendale e nuovo piano industriale, di cui ne abbiamo apprezzato le dichiarazioni e i buoni propositi del Cavalier Arvedi. Negli ultimi giorni come sindacato di categoria della vigilanza privata, siamo stati interessati da Sicuritalia Spa, come tutte le altre Organizzazioni sindacali per la riduzione di alcuni servizi presso AST. Il nostro approccio, è stato subito quello di trovare soluzioni al fine di evitare ricadute negative in merito ai lavoratori occupati e alle loro famiglie, ed al momento la situazione anche grazie alla disponibilità dei lavoratori e della direzione di Sicuritalia è stata gestita nel migliore dei modi”

Ed ancora: “In questi ultimi giorni stiamo assistendo ad un crescendo di polemiche sulla stampa locale, e contrapposizioni tra organizzazioni sindacali e associazioni nazionali di categoria della vigilanza, con richieste di tavoli istituzionali locali nazionali e ministeriali. A nostro avviso la vicenda va discussa in primo luogo in sede sindacale e aziendale, al fine di verificare le eventuali proposte della proprietà e gli effettivi margini di soluzioni condivise tra le parti, in secondo luogo confidiamo negli impegni presi dal Gruppo Arvedi in merito alla salvaguardia dell’occupazione nel sito ternano e sul territorio, e da ultimo la vicenda in discussione non presenta almeno per ora e speriamo nemmeno in futuro la necessità di un tavolo di crisi occupazionale. In questo momento delicato con evidenti difficoltà che provengono dalla guerra in atto in Ucraina, invitiamo tutti alla responsabilità, affinché si trovino soluzioni in sedi aziendali, e si evitino speculazioni di parte, considerato i prossimi appuntamenti che vedono tutti i lavoratori delle Acciaierie di Terni, democraticamente impegnati, al rinnovo delle rappresentanze sindacali”.

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