Aiuti alle imprese, il caso: “Escluso anche se ho l’attività a due passi dal centro”

“C’è poca chiarezza sui confini dell’area comunale entro cui deve rientrare la tua attività per ricevere il bonus”. E’ la protesta di un commerciante ternano che in questi giorni ha ricevuto la risposta della Regione in merito alla richiesta del bonus da 1.500 euro erogato dall’ente come aiuto alle imprese, con l’obiettivo di fronteggiare gli effetti economici della pandemia. 

Si tratta del bando denominato “Una Tantum Autonomi”, aperto in una prima tranche a marzo e in una seconda a maggio scorsi. Avviso pubblico riservato “alle persone fisiche residenti in Umbria la cui attività di lavoro autonomo sia stata temporaneamente sospesa o ridotta a seguito di Dpcm o ordinanze del presidente della giunta regionale emanate al fine di contrastare l’emergenza epidemiologica da Covid-19”. Tra i parametri richiesti per poter accedere, oltre a quelli relativi all’Isee,  c’è anche quello che riguarda l’area entro cui si trova l’attività commerciale. E proprio qui arrivano i problemi per il commerciante. Nel bando si legge che il negozio deve rientrare “nella Zona A o limite del Centro Storico come risulta dai vigenti strumenti Urbanistici”.

“Mi è arrivata la risposta della Regione - spiega il commerciante a Ternitoday - in cui mi si spiega che la mia domanda è stata respinta. Nelle motivazioni, il documento spiega che ‘l’attività non è in zona A o nel limite del centro storico’. Il mio negozio è in via Oberdan, che è a due passi dal centro. Come è possibile che non rientri nella zona A e per di più nel limite del centro storico, come chiede il bando? In più, la dicitura ‘limite del centro storico’ non è molto chiara. So di altre attività lungo via Battisti, che si incrocia con via Oberdan, che hanno ricevuto il bonus. Per questo mi chiedo come sia possibile che via Oberdan non rientri nella zona indicata. E come si stabilisce il limite del centro storico?”.