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Sabato, 23 Settembre 2023
Economia

Asm-fornitori, ancora ritardi nei pagamenti: “Rischiamo chiusure e perdita di posti di lavoro”

La nota di Confartigianato Terni: “Da incassare le fatture relative a gennaio, febbraio e marzo 2023, richiamiamo l’attenzione di tutti a partire da quella del Comune di Terni su questa preoccupante situazione”

L’ultimo incontro, all’inizio dello scorso mese di marzo, non aveva prodotto un granché. Con Asm e aziende fornitrici piuttosto distanti sia sulle modalità per sistemare le pendenze passate che su quelle per gestire il futuro. Ad oggi, la situazione sembra essere ulteriormente peggiorata.

Il tema sul tappeto è ancora quello del rapporto tra l’azienda multiservizi (per il 51% di proprietà del Comune di Terni e per il restante 49% di Acea) e le ditte fornitrici, rispetto al quale Confartigianato Terni esprime “forte preoccupazione”, soprattutto in relazione al “superamento dei termini contrattuali di pagamento delle forniture da parte dell’Asm alle piccole imprese del territorio anche per lo scaduto di gennaio-febbraio-marzo 2023. Tale situazione è stata più volte denunciata da Confartigianato Terni anche mediante la richiesta di intervento delle istituzioni locali (prefettura e Comune di Terni) e costituisce un elemento particolarmente grave per il territorio perché è determinato da una impresa a partecipazione pubblica (comune di Terni e Acea a sua volta a partecipazione pubblica da parte del Comune di Roma) su prestazioni inerenti servizi pubblici”.

Il tavolo di marzo, in prefettura, si era concluso più o meno così: Asm chiedeva di allungare i tempi di pagamento delle fatture da 60 a 180 giorni successivi all’emissione. La controproposta di Confartigianato era di stabilire una scadenza più ravvicinata per consentire di rendere bancabili i crediti per fatture emesse nei confronti dell’Asm, con un piano di rientro in 5 rate mensili pari al 20 percento ogni rata con pagamento prima rata entro il 31 marzo 2023 ed il pagamento delle fatture correnti a 60 giorni data fattura. Sembra però che l’accordo non sia stato trovato.

“La grave crisi che investe il territorio – sottolinea Confartigianato Terni in una nota - ha determinato squilibri economici e finanziari nelle piccole imprese locali, che non possono sopportare in nessun caso oneri finanziari aggiuntivi determinati dal ritardo dei pagamenti delle forniture da parte di Asm. Il possibile peggioramento del rating delle Pmi del territorio che può generarsi da questa situazione, può contribuire ai fenomeni di cessazione d’impresa con la connessa perdita di posti di lavoro”.

“Richiamiamo l’attenzione di tutti, a partire da quella del Comune di Terni su questa preoccupante situazione – incalza dunque l’associazione di categoria - Chiediamo la regolarizzazione del pregresso e una particolare attenzione ai pagamenti futuri al fine di sostenere e sviluppare l’indotto dell’Asm sul territorio, quale patrimonio essenziale per la comunità ternana”.

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