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Il cambio ai vertici di Udg, le “mosse” di Italgas e l’ombra di Acea: a Terni è “corsa” ai milioni del gas

Il direttore generale di Asm, Stefano Tirinzi, nuovo presidente della società che gestisce circa 50mila contatori in città. L’ad Gallo: “Abbiamo fatto un’offerta per la rete di proprietà pubblica. Se vorranno acquisire la nostra quota, ci faranno una proposta”

L’ingegner Stefano Tirinzi, attuale direttore generale di Asm, è il nuovo presidente di Umbria distribuzione gas, la società che gestisce circa 50mila contatori a Terni. La nomina risale a qualche settimana fa e “piazza” Tirinzi al posto di Stefano Lupi.

Un tassello che si muove in un settore, quello del gas, che negli ultimi mesi vive una fase di profonda rivoluzione, non solo per i riflessi che la guerra tra Russia e Ucraina sta avendo sul settore dell’energia.

Lo scorso mese di agosto, Udg aveva presentato un’offerta per l’acquisizione dei circa 400 chilometri della rete del gas, attualmente affidati a Terni Reti, società partecipata al cento per cento dal Comune di Terni. Offerta dal valore di circa 24 milioni di euro che è stata però rispedita al mittente dall'assemblea di Palazzo Spada perché giudicata “non conveniente”.

Umbria distribuzione gas, costituita da Italgas spa al 45%, da Asm Terni spa al 40% e da Acea spa al 15%, gestisce dal primo agosto 2007 la distribuzione del gas nella città di Terni con circa 50mila contatori attivi. L’affidamento aveva una validità di 12 anni e dunque è scaduto il 31 luglio 2019. Da allora, Udg continua il servizio in regime di prorogatio. Il contratto di servizio prevede che Udg versi a Terni reti “un corrispettivo annuo (…) stabilito nella percentuale fissa ed invariabile del 66,13% del vincolo dei ricavi di distribuzione (…) stimato all’atto dell’aggiudicazione della gara ad € 3.047.191,04, oltre IVA”.

Il versamento dei canoni si è però “inceppato” circa tre anni fa, aprendo un contenzioso tra Udg e Palazzo Spada che la società intendeva sanare attraverso l'offerta per l’acquisizione della rete di distribuzione.

Nel frattempo, Asm – che detiene parte del capitale sociale di Udg – è andata sul mercato per la ricerca di un “partner industriale”: il meccanismo è a buon punto e tutti gli indizi sembrano portare ad un possibile matrimonio con Acea che dovrebbe così accaparrarsi il 15% del capitale della municipalizzata e potrebbe andare a giocare un ruolo di primo piano anche nella partita del gas, oltre che su quella dei rifiuti e quella dell’acqua, attraverso il Sii.

Mosse e contromosse che qualche giorno fa sono salite alla ribalta a margine della conferenza stampa durante la quale l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, ha illustrato il bilancio 2021 e annunciato le novità del consiglio di amministrazione.

“Lo statuto di Umbria distribuzione gas ci assegna la gestione industriale – ha dichiarato Gallo a Quotidiano Energia – Noi abbiamo fatto un’offerta per rilevare la rete di proprietà pubblica che non è stata accettata dal consiglio comunale di Terni e ora siamo in attesa di capire cosa deciderà l’azionista pubblico. Se invece vorranno acquisire la nostra quota ci faranno una proposta e la valuteremo”.

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