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Economia

“Carovita, nel carrello della spesa aumenti fino al 30 per cento. Ma così possiamo aiutare i consumatori”

Le iniziative di Unicoop Tirreno per i clienti, i soci e il territorio di Terni e della provincia: intervista al direttore generale Piero Canova

Una notizia positiva c’è: la bolletta energetica comincia a scendere e questo agevolerà il sistema produttivo e i consumi delle famiglie. Ma sarà una ripresa lenta, dopo un periodo lungo di rincari. Ne abbiamo parlato con Piero Canova, direttore generale di Unicoop Tirreno, che illustra anche una serie di iniziative con le quali la cooperativa vuole sostenere soci, consumatori e comunità di Terni e del territorio.

Veniamo da un anno, il 2022, in cui il carovita ha segnato in maniera profonda i bilanci delle famiglie. Come sono andati, in media, i consumi? A cosa rinunciano i consumatori e quindi com’è cambiato lo scontrino medio della spesa?

Piero_Canova_01“Come azienda della grande distribuzione abbiamo visto in maniera evidente le difficoltà che hanno dovuto affrontare i cittadini lo scorso anno. Il caro materie prime, già riscontrato nella seconda parte del 2021, e il forte incremento dei prezzi delle fonti energetiche hanno ridotto drasticamente la disponibilità economica delle famiglie che hanno dovuto inevitabilmente contrarre le spese.

Per questo, abbiamo notato una riduzione dello scontrino medio: i consumatori hanno speso lo stretto necessario, cercando di evitare il più possibile gli sprechi. Una tendenza costante per tutto il 2022, meno durante le festività natalizie, dove la gente ha cercato comprensibilmente di non rinunciare troppo ai consumi e alle abitudini tradizionali, e durante l’estate, grazie alla spinta del turismo”.

Che cosa influisce in modo più incisivo sull’aumento dei prezzi finali? Quali sono i prodotti che hanno subito i rincari maggiori?

“L’aumento dei prezzi dell’energia è stata senza dubbio la variabile che ha inciso di più. Basti pensare che, grazie alle nostre azioni di efficientamento, siamo riusciti in cinque anni quasi a dimezzare la bolletta energetica, portandola nel 2021 a 9 milioni di euro. Nel 2022, causa rincari, siamo saliti a quasi 20 milioni e prevediamo nell’anno in corso di arrivare a 30 milioni: numeri che attestano lo scenario complicatissimo col quale ci confrontiamo. I prodotti che hanno subito i maggiori rincari sono quelli legati al pane, farine, cereali, latticini, dove abbiamo registrato rialzi fino al 30%. Come cooperativa, abbiamo subito rincari sull’80% delle merci, e in alcuni casi abbiamo ricevuto fino a 5 aumenti in un anno”.

Terni e il suo territorio seguono il trend oppure hanno fatto emergere qualche dettaglio in particolare?

“Il territorio ternano ha confermato questo trend, che si è verificato ovunque. Anche qui, i consumatori hanno deciso di essere più oculati nei consumi, dedicando particolare attenzione alle offerte e ai prodotti a marchio”.

Alla luce di quanto accaduto, quali prospettive ci sono per il 2023?

“È complicato fare delle previsioni. Con l’inflazione ancora alta, il potere d’acquisto delle famiglie va riducendosi sempre più. C’è però una notizia positiva, emersa negli ultimi giorni: la riduzione dei prezzi di luce e gas, che certamente non torneranno subito ai livelli di 2-3 anni fa, ma almeno inizieranno la discesa. Questo aiuterà famiglie e aziende, specie quelle della gdo, costrette – per garantire la catena del freddo – a utilizzare molta energia”.

Quali saranno le iniziative di Unicoop per sostenere la spesa dei consumatori e, in particolare, dei ceti più svantaggiati?

“La cooperativa ha tra i suoi principi fondativi la difesa del potere d’acquisto dei consumatori. Sin da subito abbiamo bloccato i prezzi su una serie di prodotti essenziali. Successivamente abbiamo potenziato l’offerta dei prodotti a marchio, vantaggiosi per diversi motivi. Sono di qualità e sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale, perché controlliamo e verifichiamo tutta la filiera. Per questo, riusciamo a proporre prezzi vantaggiosi, fino al 30% più bassi degli altri. Una scelta vincente per i consumatori, che possono così risparmiare non rinunciando alla qualità. Questo è stato apprezzato dai nostri clienti: la spesa nei prodotti a marchio è aumentata nell’ultimo anno, e oggi rappresenta un terzo del nostro fatturato.

In più, proprio per ridurre l’impatto del caro energia sui prezzi, siamo stati la prima azienda della gdo in Italia a lanciare un robusto piano di riduzione dei consumi, con azioni virtuose utili a ridurre la spesa e contrastare l’aumento dei prezzi. Unicoop inoltre da sempre monitora e seleziona i propri fornitori, verificandone requisiti, standard qualitativi e politiche di prezzo”.

È prevista qualche iniziativa in particolare per Terni e per il Ternano?

“Unicoop continuerà a supportare il territorio ternano, non solo con le attività promozionali per consumatori e soci, ma anche con iniziative per la comunità e in special modo verso i ceti più fragili. Cito, ad esempio, attività come ‘Buon fine’, dove doniamo ad associazioni del territorio beni alimentari in perfette condizioni ma non vendibili per motivi commerciali, che ci ha consentito di donare nel 2021 350mila pasti, per un valore di 1,75 milioni di euro, o ‘Dona la spesa’, con la quale abbiamo donato 107 tonnellate di prodotti per i più bisognosi, e ‘Ausilio alla spesa’, dove consegniamo gratuitamente la spesa a casa alle persone in difficoltà, che nel 2021 ha visto 150 volontari consegnare 7mila spese. A queste si aggiungono tutte le iniziative culturali e per il tempo libero, organizzate sul territorio e sostenute dalla cooperativa”.

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