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Economia

Tct Terni, cassa integrazione e gesto dei lavoratori: “Un atto di responsabilità nonostante le incertezze del momento”

La società ha confermato la ripresa della trattativa con Acciai Speciali Terni e l’incontro in Prefettura di inizio prossima settimana. I lavoratori hanno dato massima disponibilità alla ripresa dell’attività

Novità sostanziali sono emerse dalla riunione svoltasi tra la direzione aziendale di Tct Terni ed i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom e Fismic. Una vertenza aperta lo scorso 20 dicembre quando è stata annunciata la chiusura dell’attività. In primo luogo – su richiesta delle sigle – l’azienda ha dato il proprio assenso a coprire i dipendenti con la cassa integrazione, a seguito della mancanza delle commesse confermata dall’allungamento della fermata del Tubificio.

Come era stato annunciato nei giorni scorsi la società ha confermato la ripresa della trattativa con Acciai Speciali Terni. In tal senso è previsto un incontro ad inizio prossima settimana – 10 gennaio – presso la Prefettura. La proprietà ha manifestato la necessità del Tubificio, di prelevare il materiale già processato e stoccato nei magazzini della Tct. Al termine dell’assemblea i lavoratori hanno pertanto dato la massima disponibilità alla ripresa delle attività, mettendosi a disposizione per le spedizioni del materiale stoccato.

Secondo i sindacati si tratta di un: “Gesto non scontato, nonostante tutte le incertezze del caso e le preoccupazioni dei dipendenti che si sono sentiti dire che la loro azienda non ripartirà. Rivendichiamo – affermano le sigle - questo ulteriore atto di responsabilità delle maestranze che, come abbiamo più volte ribadito, non possono pagare il prezzo di una trattativa tra privati, ai quali chiediamo altrettanta responsabilità per arrivare ad un esito positivo della vicenda, considerando che il territorio non permettersi ulteriori perdite occupazionali”.

Ulteriori riflessioni a margine: “Siamo consapevoli che ancora non siamo giunti ad una risoluzione della vertenza e per questo rimane alta l’attenzione e già dal giorno della ripresa delle trattative prevediamo un sit-in dei lavoratori sotto la Prefettura”.

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