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Economia

Imu e Tasi, avanza il piano di recupero del Comune: “Siamo al 25 per cento”

Dai conti di Palazzo Spada emerge la fotografia del programma con cui l’amministrazione punta a stanare gli evasori delle due tariffe

Il tasso di incasso è al 25 per cento. Il dato più alto dal 2016. Con queste cifre il Comune di Terni prosegue lungo la strada del recupero fiscale di Imu e Tasi. E’ quanto si apprende dalla gestione dei conti dell’amministrazione comunale. Proprio il recupero del credito è stata, negli ultimi anni, una delle soluzioni maggiormente prese in considerazione dai tecnici di Palazzo Spada per poter riuscire a rientrare il prima possibile dalle situazioni di deficit, anche in relazione ai bilanci finali delle aziende con partecipazione comunale. 

Dall’analisi delle carte del controllo di gestione emerge che l’evasione fiscale complessiva che il Comune ha dovuto fronteggiare nel periodo 2016/2021 è arrivata a oltre 36 milioni di euro. Arrivando ai dati più aggiornati, ossia quelli relativi al 2021, la cifra arriva a 3,7 milioni di euro soltanto per Imu e Tasi. E proprio nel 2021 le notorie difficoltà di riscossione dei crediti sono state acuite dall’emergenza coronavirus. Su questo fronte però, proprio dal controllo di gestione emerge che “nonostante la situazione di emergenza sanitaria in atto, non sono state stabilite sospensioni o rinvii dei termini prescrizionali per le violazioni tributarie”. La conseguenza è stata che le amministrazioni comunali sono di fatto state obbligate ad accelerare le operazioni di accertamento, con la conseguenza di dover emettere “grandi quantità di atti di difficile riscossione”. Infatti, sempre nel 2021, il Comune ha staccato 4.532 avvisi, proprio per tentare di riprendersi i crediti dell’Imu, in questo caso. 

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