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Economia

Conca in “rosso”, famiglie ternane indebitate per più di 1,8 miliardi di euro

Cresce il numero di finanziamenti in tutta la provincia di Terni, aumentano anche i “protesti”. Adoc: assistenza gratuita per chi si trova a che fare con il sovraindebitamento

Secondo i dati riportati nel dossier “Indicatori dell’economia ternana” a cura dell’Osservatorio provinciale sull’economia di Terni, le famiglie ternane a giugno 2021 avevano maturato un’esposizione debitoria superiore a 1,8 miliardi di euro a fronte di un monte debiti complessivo di 3,8 miliardi. La variazione percentuale rispetto a giugno 2020 è stata del 2,2 per cento.

L’indagine rileva infatti che “a giugno 2021 la dinamica dei finanziamenti al complesso dell’economia regionale risulta positiva (+3,6 per cento). L’aumento dei prestiti è determinato da una accresciuta domanda di credito sia da parte delle imprese (+5,4 per cento), che delle famiglie consumatrici residenti (+2,2 per cento)”.

Aumenta il debito e peggiora la “qualità” del credito visto che a giugno 2021 “la quota di nuovi prestiti deteriorati in rapporto ai prestiti vivi in essere all’inizio del periodo è pari all’1,8 per cento, contro l’1,1 per cento di giugno 2020. Peggiora la qualità del credito per le imprese, soprattutto per quelle delle costruzioni e dei servizi. Con riferimento alle famiglie, il tasso di deterioramento rimane stabile intorno all’uno per cento”.

Ed aumentano anche i protesti che - sempre a giugno 2021 - sono 290, 40 in più rispetto a giugno 2020 (+15,5 per cento) con un “cambio di tendenza - dice l’Osservatorio - rispetto agli ultimi 6 semestri presi in esame”. L’ammontare complessivo dei protesti è di circa 215mila euro, di cui poco meno di 183mila (pari a 235 titoli) soltanto a Terni.

In crescita, infine, anche i depositi bancari che, sempre per quanto riguarda le famiglie, ammontano a poco più di 4,5 miliardi di euro (+5 per cento rispetto a giugno 2020).

“In anni precedenti al Covid – spiega la vicepresidente di Adoc Umbria, Alessia Antonelli – molti cittadini si sono impegnati, ad esempio, in acquisti rateali anche oltre quella che viene definita la quota massima di indebitamento, ovvero il 33%, venendosi a trovare in quella situazione che viene comunemente definita di sovraindebitamento. Il lungo periodo Covid ha oltretutto modificato, aggravandole, molte stabilità economiche, entrate in crisi per motivi diversi, tra cui la perdita di lavoro e l’aumento del costo dei servizi”.

Alla luce di questa situazione, Adoc Umbria mette gratuitamente a disposizione dei cittadini consumatori, tramite l’attivazione dei suoi sportelli a Terni e Perugia, un servizio a favore di coloro che si trovano in difficoltà nei rapporti con le banche, le società finanziarie e le assicurazioni, per le controversie che possono sorgere in tali ambiti, offrendo attività di consulenza attraverso qualificati avvocati convenzionati a tutela del consumatore.

“Il consumatore – continua Antonelli – che per la legge è ‘il debitore persona fisica che ha assunto obbligazioni esclusivamente per scopi estranei all’attività imprenditoriale professionale eventualmente svolta’, molto spesso non è a conoscenza dell’esistenza di strumenti normativi e negoziali che possono aiutarlo ad uscire dalla situazione di criticità finanziaria in cui si trova, così come capita ad altri soggetti quali tanti piccoli e medi imprenditori”.

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