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Economia

Camera di Commercio, l'Umbria oltre il baratro del Covid. Nei prossimi 3 mesi altri 16mila posti di lavoro: ecco i settori trainanti

Ma non solo lati positivi: troppi ancora i contratti a termine e le aziende non trovano molti dei profili richiesti

La ripresa, come Pil e fatturato, dell'economia umbra era stato confermato dalle ultime analisi con tanto di dati addirittura migliori del 2019, l'ultimo anno senza condizionamento del Covid. Ma all'appello mancava ancora un dato: il lavoro. Tanto è vero che si parlava di una ripresa senza un reale aumento e recupero dei posti di lavoro perduti. Finalmente anche questo tassello - che dimostra come le ricette della Regione e nazionali stanno dando frutti veri - è stato messo e si spera possa durare a lungo anche perchè stiamo parlando in prevalenza di contratti a termine.

La Camera di Commercio dell'Umbria ha annunciato che nel mese di novembre sono 4.650 i contratti programmati dalle imprese umbre, 1.850 in più rispetto al novembre di un anno fa, + 66%. Nel trimestre novembre 2021 gennaio 2022, i posti di lavoro previsti arriveranno a 16.610 unità, dato che supera addirittura del 74% quello del corrispondente trimestre novembre 2020 – gennaio 2021, vissuto in piena pandemia. Prevale l’offerta di contratti a tempo determinato, il 74% del totale, mentre il 26% saranno stabili, a Tempo Indeterminato o di Apprendistato. Ma non sono solo rose e fiori. Come si evince nella ricerca

“Le imprese umbre hanno ripreso a produrre lavoro e i dati di Excelsior ci dicono che sul fronte del lavoro siamo risaliti oltre il baratro della pandemia. Ma dobbiamo lavorare sulla qualità del lavoro creato: il rapporto 74% - 26% tra lavoro a Termine e quello a Tempo Indeterminato è realmente troppo alto e penalizzante. E ci preoccupa il dato del mismatching, che segna le difficoltà per le imprese di trovare i profili idonei da assumenre: in Umbria il dato è tra i più alti d’Italia: difficili da reperire 45 profili su 100, siamo ai massimi storici”.

Nel trimestre novembre ’21 – gennaio 2022, quali settori traineranno la domanda di lavoro? Il Commercio con 2.360 entrate al lavoro, le Costruzioni 2.090, i Servizi di Alloggio – Hotel, Ristorazione e Servizi Turistici 1.860 e a seguire i Servizi alle Persone con 1.690 e le Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo 1.080. Le entrate al lavoro di novembre 21 si concentreranno per il 56% nel Settore dei Servizi e per il 71% nelle PMI con meno di 50 dipendenti. Per una quota pari al 31% del totale, le assunzioni previste interesseranno giovani con meno di 30 anni, mentre il 10% sarà destinato a personale laureato.

Dal Borsino Excelsior di novembre 21 emerge che il 15% delle entrate al lavoro previste sarà destinato a Dirigenti, Specialisti e Tecnici, quota che resta sotto la media nazionale di 4 punti (15% contro 19%). Le imprese umbre con più di un dipendente che hanno previsto assunzioni nel mese di novembre ’21 e nel trimestre novembre ’21 – gennaio ’22 saranno pari al 10% del totale.

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