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Economia

Ex Novelli, incontro con la Regione: il punto dopo il ricorso dell’azienda

Tavolo con le curatele, il liquidatore, l’aggiudicatario e le organizzazioni sindacali sul futuro del gruppo che impiega oltre cento lavoratori

Nuovo incontro tra le parti per il futuro del gruppo Ex Novelli. Al tavolo la Regione nella persona dell'assessore Fioroni, le curatele di ex Gruppo Novelli e Alimentitaliani, il liquidatore di Fattorie Novelli, l'aggiudicatario del sito di Casalta Liberelle e le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Umbria e le Rsa.

L’assessore Fioroni ha aperto la riunione sottolineando la necessità di trovare soluzioni che permettano all’aggiudicatario di entrare a breve in possesso del sito di Casalta, per poter procedere alla reindustrializzazione. “Si ricorda - spiegano i sindacati in una nota - che i lavoratori non sono più impiegati presso il sito già dallo scorso mese, si sta procedendo lentamente allo smantellamento delle gabbie. Tuttavia il problema preponderante di questo momento è il ricorso da parte di fattorie Novelli avverso il provvedimento di aggiudicazione dell'asta. L'imprenditore entrante ha evidenziato che non si procederà agli investimenti necessari di diversi milioni di euro in pendenza di un ricorso che mette in dubbio la proprietà sugli immobili”.

In questo senso, dopo l'apertura e la disponibilità data dalle curatele al liquidatore consegnare celermente gli immobili così da chiudere la vicenda, la Regione provvederà alla stesura di un verbale che sollecita le curatele a valutare soluzioni alternative a quelle prese in considerazione sino ad ora per chiudere la vertenza. 

Le organizzazioni sindacali hanno inoltre “chiesto alla Regione di tenere aperto il tavolo per monitorare gli sviluppi della vicenda: verremo riconvocati entro 2/3 settimane”. Una volta sbloccata la questione del ricorso, si aprirà un tavolo tecnico per valutare gli ammortizzatori sociali e le politiche attive a disposizione della Regione in attesa di un piano industriale e di ricollocazione dei lavoratori. “Nonostante la collaborazione dimostrata dalle parti - concludono le sigle - come parti sociali rimaniamo fortemente preoccupate per la salvaguardia occupazionale. Continueremo a spenderci, attraverso tutti i canali istituzionali e non, affinché si trovino soluzioni concrete ed in tempi brevi. Ricordiamo che sulla filiera sono impiegati più di cento lavoratori”.

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