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Import%export, come va Terni: bene trasporti, metalli e trattamento dei rifiuti

Tra il secondo semestre 2020 e il secondo semestre 2021 il valore delle importazioni e delle esportazioni delle imprese ternane è in forte ripresa

Dall’estero arrivano a Terni mezzi di trasporto, prodotti in metallo e quelli per il trattamento dei rifiuti, escono invece sostanze chimiche e beni alimentari. Questo il quadro che riguarda le importazioni e le esportazioni in città: l’analisi arriva dall’Osservatorio provinciale sull’economia ternana, pubblicato in questi giorni dalla prefettura di Terni

In base ai dati Istat, tra il secondo semestre 2020 e il secondo semestre 2021 il valore delle importazioni e delle esportazioni delle imprese ternane è in forte ripresa con un aumento, rispettivamente, dell’89,2 per cento e del 53,8 per cento. Nel complesso del 2021, i due aggregati presentano una variazione positiva, rispettivamente, del 63,2 per cento e del 37,5 per cento.

La crescita delle importazioni riguarda quasi tutti i comparti, in particolare è dovuta all’aumento degli acquisti dall’estero di mezzi di trasporto (+162,2 per cento nel secondo semestre e +111,2 per cento nel corso dell’anno), di prodotti petroliferi raffinati (+143,3 per cento nel secondo semestre e +103,6 per cento nel corso dell’anno), cosi come di metalli di base e prodotti in metallo (+139,4 per cento nel secondo semestre e +70,7 per cento nel corso dell’anno) e prodotti per il trattamento dei rifiuti e risanamento (+144,5 per cento e +130,6 per cento) che costituiscono, per valore, la seconda posta tra le categorie di beni acquistati dall’estero. Gli altri comparti dove si registra una crescita più consistente degli acquisti dall’estero sono quelli dei prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (+100,1 per cento e 45,3 per cento), e dei prodotti dell’agricoltura e della pesca (+64,0 per cento e +39,6 per cento).

Con riferimento alle esportazioni, nel 2021 la variazione positiva è determinata, soprattutto, dall’incremento della voce metalli di base e prodotti in metallo (+74,0 per cento nel secondo semestre e +54,0 per cento nel complesso dell’anno) che rappresenta il 64 per cento delle vendite all’estero della provincia. Sono in crescita anche gli scambi in uscita nei prodotti e sostanze chimiche (+62,8 per cento e +46,6 per cento), dei prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (+62,1 per cento e +8,9 per cento), dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (+24,0 per cento e +20,7 per cento) dei computer e apparecchi elettronici (+13,5 per cento e +59,5 per cento). L’aumento più consistente delle esportazioni si registra nelle attività artistiche, di intrattenimento e divertimento (+16.301,5 per cento e +36,5 per cento) che rappresenta in valore solo lo 0,1 per cento del totale degli scambi. Nel corso del 2021, si conferma la tendenza iniziata già nell’ultimo trimestre del 2020, si assiste a una crescita delle poste sia in entrata, sia in uscita, degli scambi con l’estero raggiungendo i livelli massimi del periodo considerato (Figura 1.4). Prosegue la persistenza di saldi trimestrali positivi e in tutto il 2021 la differenza tra scambi in ingresso e in uscita è pari a +173 milioni di euro, circa 121 in meno rispetto a quella del 2020.

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