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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

La piaga degli “inattivi”, in centomila nel Ternano hanno rinunciato a cercare un lavoro

Sono soprattutto donne e sono in aumento nell’ultimo anno. Quasi 22mila le persone iscritte ai centri per l’impiego della provincia di Terni. Ecco la situazione

A leggere i dati dell’osservatorio provinciale sull’economia del Ternano ci sarebbe quasi da festeggiare. Tra il 2019 e il 2020 cala infatti il numero di disoccupati. Grattando però via la superficie dei numeri, quello che emerge è uno spaccato abbastanza preoccupante. Perché non è diminuita la quota di chi cerca un impiego. Ma è esplosa la parte di chi ha rinunciato ad entrare nel mondo del lavoro. E c’è anche dell’altro.

“Secondo la rilevazione Istat sulle forze di lavoro – spiega il dossier - nel 2020 il numero di occupati residenti nella provincia di Terni è pari a 83mila unità e segna un decremento del 3,3 per cento rispetto al 2019. Il numero di persone in cerca di occupazione ammonta a 7mila unità e diminuisce del 32,5 per cento rispetto al 2019. Tali andamenti comportano una riduzione complessiva della partecipazione al mercato del lavoro (-6,3 per cento delle forze di lavoro) e una crescita degli inattivi (+5,5 per cento)”.

“Il passaggio dalla condizione di occupati o di persone in cerca di occupazione a quella di inattivi – rileva l’analisi - coinvolge maggiormente la popolazione femminile”.

Complessivamente, gli inattivi sul territorio provinciale sono 108mila, 44mila maschi e 64mila femmine, a fronte di 83mila occupati (46mila uomini e 37mila donne) e 7mila persone in cerca di occupazione (4mila uomini e 3mila donne).

Altro dato che dovrebbe far riflette è quello per cui tra il 2019 e il 2020 il numero di occupati è diminuito del 6,3 per cento tra i lavoratori dipendenti ed è cresciuto del 6 per cento tra gli autonomi. Ossia, una percentuale speculare che potrebbe significare che molti lavoratori sono passati da una condizione di contratto stabile ad una attività libero professionale, che però non garantisce le stesse tutele.

Gli occupati aumentano nell’industria (+1,5 per cento) e diminuiscono nei servizi (-7,7 per cento), principalmente nel commercio e nella ristorazione (-11,2 per cento). Nel 2020 il tasso di occupazione della popolazione in età da lavoro (tra 15 e 64 anni) è pari al 59,3 per cento (-1,8 punti percentuali rispetto al 2019). Il tasso di disoccupazione è pari al 7,5 per cento, contro il 10,4 per cento del 2019. La riduzione è da attribuire alla componente femminile per la quale aumenta, dal 37,1 per cento al 42,9 per cento, il tasso di inattività.

Nel 2020 il numero dei rapporti attivati dalle aziende operanti nel territorio attraverso i Centri per l’impiego (Cpi) della provincia di Terni sono complessivamente 27.686, con un decremento pari a -14 per cento rispetto al 2019. La flessione è maggiore nel territorio di Orvieto (-16,3 per cento) e più contenuta in quello di Terni (-13,4 per cento). I dati del secondo semestre mostrano, invece, una tendenza alla crescita (+5 per cento) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, leggermente più significativa nel territorio del Ternano (+5,2 per cento).

Le cessazioni dei rapporti di lavoro nell’intero anno 2020 sono complessivamente 26.730, anche esse in diminuzione del -14 per cento rispetto al 2019. La diminuzione riguarda entrambi i territori, con un valore più consistente in quello Ternano (-15,2 per cento). Nel secondo semestre si rileva la stessa tendenza, con valori meno marcati.

Al 31 dicembre 2020 le persone disoccupate iscritte ai Centri per l’impiego della provincia di Terni sono 21.799, di cui 12.196 femmine (55,9%). Rispetto al 31 dicembre del 2019 si rileva una flessione del numero degli iscritti pari al -3,1 per cento. La diminuzione riguarda ambedue i sessi, con una accentuazione maggiore per la componente maschile (-3,9 cento). Per quanto riguarda il territorio, la riduzione del numero degli iscritti è più marcata nel Cpi di Terni (-3,5%).

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