rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Se in classe si sta bene, apprendere è più facile: “Sorridi e impara”, ecco l’operazione smile

L’iniziativa della scuola professionale Inlingua di Terni: voucher da due euro a chi “strappa” una risata mentre sbriga le pratiche in segreteria

Una risata salverà il mondo. Speriamo. Sicuramente, in un ambiente sereno si vive meglio. C’è qualcuno che può dire il contrario? Ma non è tutto. Secondo lo studioso Freiberg, che per primo elaborò questa teoria nel 1996, “la serenità dell’alunno all’interno della classe è di primaria importanza per stimolarlo all’apprendimento e alla voglia di conoscenza”. Se in classe si sta bene, si apprende meglio.

Una filosofia “sposata” da Inlingua, scuola di lingue a Terni, partner di un network mondiale che da oltre 40 anni, con più di 350 sedi sparse in oltre 44 Paesi, è leader nella formazione linguistica a privati e aziende. Dal 2019, la titolare di Inlingua è Roberta Sabatini: tra i clienti, la scuola annovera partner importanti come Ast, Faurecia, Baxter, Lenergia, Novamont e Alcantara e ogni anno garantisce a migliaia di persone di imparare a parlare una nuova lingua attraverso i corsi di inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, russo, arabo, giapponese, cinese, olandese, italiano per stranieri.

La riflessione arriva dopo i due lunghi e duri anni dell’emergenza Covid che hanno portato all’utilizzo di nuovi strumenti ma anche – inevitabilmente – mutato tutta quella sfera di aspetti relazionali che invece sono fondamentali nella costruzione di un ambiente, la “classe”, “nel quale muoversi in libertà per formare la propria personalità, crescere, evolversi e confrontarsi – rileva lo studio Freiberg - condividendo dinamiche di relazione ed esperienze comuni per la maggior parte della giornata”.

Dalla teoria alla pratica, nelle aule di via Battisti – per chi vuole conoscere Inlingua, il 24 settembre è in programma un open day - si vuole sperimentare una “operazione smile”, proprio con l’obiettivo di mettere in pratica la tecnica del “sorridi e impara”, da affiancare agli strumenti che i docenti di Inlingua utilizzano abitualmente. “Scommettere sulla formazione dei bambini e dei ragazzi, significa puntare sul futuro di tutti noi”, dice Roberta Sabatini, ribadendo la necessità di favorire quanto più possibile la creazione di un ambiente favorevole all’interno del quale fare formazione. Soprattutto in tempi come questi, in cui quello della “tensione” – via social, ma non solo – è un linguaggio piuttosto diffuso.

Insomma, che succede? “Daremo un voucher di due euro a tutti quelli che riusciranno a far fare una risata ai presenti mentre svolgono qualche pratica in segreteria”. Ci si avvicina per pagare o per presentare un documento e si fa una battuta, si racconta un episodio divertente e così via. Se la cosa funziona e le persone si divertono, si riceverà uno “smile”, una faccina che sorride, dal valore di due euro. Da spendere, ovviamente, in servizi o per ridurre i costi sostenuti. E così magari, ci scappa anche un altro sorriso.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Se in classe si sta bene, apprendere è più facile: “Sorridi e impara”, ecco l’operazione smile

TerniToday è in caricamento