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Economia

Ternani con i conti in rosso, 300 milioni di prestiti in più in soli sei mesi

Oltre la metà dei finanziamenti concessi per l’acquisto di una abitazione, un euro su tre finisce nella voce del credito al consumo. Crescono anche i depositi, ma non alla stessa velocità

È come se ognuno dei 225mila (circa) residenti della provincia di Terni avesse un debito con banche e finanziarie di qualcosa come 19mila euro. L’aspetto positivo? Ancora i depositi, ossia i risparmi, sono più consistenti dei prestiti. Ternani più formiche che cicale, insomma. Ma il monte complessivo dei debiti è cresciuto in soli sei mesi di una cifra piuttosto consistente: circa 50 milioni di euro al mese, più di un milione al giorno.

La consistenza dei prestiti a giugno 2022 in provincia di Terni, come risulta dal rapporto sulle economie territoriali presentato nei giorni scorsi dalla Banca d’Italia, ammonta a 4,1 miliardi di euro, circa 300 milioni di euro in più rispetto a dicembre 2021 (appena sotto i 3,8 miliardi) e con una crescita del 9,1% rispetto a giugno dello scorso anno.

Come detto, crescono - seppure in maniera più ridotta - anche i depositi bancari: il “tesoretto” a giugno 2022 ammontava a poco meno di 4,9 miliardi di euro (4.870 milioni) a fronte di 4.698 milioni rilevati a dicembre 2021 per una crescita di circa 150 milioni di euro. Rispetto a giugno 2021, la crescita dei depositi è stata pari al 6,4%.

Per quanto riguarda la composizione dei debiti, oltre la metà dei prestiti concessi a società finanziarie e famiglie consumatrici (55,5%) è finalizzato all'acquisto di abitazione mentre circa il 30% (29,8%) sono per credito al consumo, nel 22,3% dei casi concessi da banche e nel 7,5% da società finanziarie.

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