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Economia

Prezzi, pampepato e brindisi si salvano: niente aumenti

Le rilevazioni della commissione statistica del Comune di Terni: giù i carburanti, crescono le tariffe per i servizi ma non i rifiuti. Incrementi anche per i costi legati al turismo

Prezzi e inflazione in altalena nell’anno che si è appena concluso, con una buona notizia per i brindisi e il pampepato. Ecco i risultati delle rilevazioni della commissione statistica del Comune di Terni.

Il gruppo di lavoro – recentemente rinnovato – certifica infatti che a dicembre l’inflazione a Terni è ancora in calo e scende a 1,1%, perdendo mezzo punto percentuale rispetto al mese precedente e un punto percentuale rispetto a luglio. “In generale nel corso del 2018 l’inflazione a Terni, in linea con l’andamento nazionale, si è mostrata molto fluttuante, il trend positivo che si era avviato a inizio 2018 e aveva portato a toccare il 2,1% di luglio, valore considerato ottimale dagli economisti, si è invertito fino a riscendere all’1,1% di dicembre. Di pari passo con l’inflazione generale anche i prezzi dei prodotti alimentari, che hanno un peso considerevole sull’inflazione, dopo un temporaneo rialzo, che ha toccato l’apice nel mese di luglio (+3,6%), sono tornati bruscamente a scendere fino a raggiungere lo scorso mese +0,4%. Stesso andamento hanno avuto anche i prezzi dei carburanti. Le consistenti diminuzioni dei prezzi della benzina e del gasolio, hanno infatti contribuito al calo dell’inflazione che si è registrato in questa ultima parte dell’anno”.

Hanno fatto registrare aumenti generalizzati le tariffe legate a energia elettrica, gas e acqua che nel secondo semestre del 2018 hanno mostrato, in controtendenza, una curva inflattiva dall’andamento nettamente crescente passando da -1% a + 3,9%. I maggiori aumenti hanno riguardato energia elettrica, acqua e gas mentre c’è stata una notevole diminuzione della tariffa dei rifiuti, grazie all’andamento positivo della raccolta differenziata.

A fronte di alcuni aumenti registrati a dicembre nei prezzi dei prodotti alimentari (+0,7%) e in vari servizi legati al turismo, per effetto delle festività natalizie (voli aerei, pacchetti vacanze nazionali ecc.), in controtendenza con gli anni passati non si sono registrati aumenti nei prezzi degli ingredienti tipici dei dolci natalizi (noci, cioccolata, frutta secca) e addirittura c’è stato un calo del prezzo degli spumanti.

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