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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Acciaieria, è scontro in Parlamento

Il sottosegretario Crippa in commissione alla Camera: "Aspettiamo il piano industriale, pronti a prendere anche decisioni forti per difendere i livelli occupazionali". Il Pd: "Governo troppo attendista"

"Il Governo proseguirà il percorso di verifica della situazione, al fine di monitorare gli sviluppi e nel caso prendere decisioni anche forti per la difesa dei livelli occupazionali, dopo aver conosciuto l’eventuale nuovo piano di sviluppo, le strategie e le prospettive di quest’azienda che, per capacità tecnologiche e competenze professionali, si colloca su un piano di eccellenza nel panorama della produzione di acciai speciali". Così il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, il grillino Davide Crippa, ha risposto alla Camera in commissione Attività produttive all'interrogazione presentata dai deputati del Pd, Graziano Del Rio, Anna Ascani e Walter Verini.

Crippa ha sostanzialmente riepilogato quanto avvenuto nell'incontro del 18 settembre scorso al Mise con i rappresentanti di ThyssenKrupp. "Alla luce di quelle dichiarazioni, peraltro già comunicate da oltre un anno e mezzo - ha sottolineato - non si sono sciolti gli interrogativi sul futuro di Ast e, di conseguenza, il ministero dello Sviluppo economico aggiornerà l’incontro con la società appena Thyssen avrà definito la struttura manageriale e saranno disponibili i dati di chiusura dell’anno fiscale, posto che è necessario sapere in quale ottica si muove la strategia nazionale sull’acciaio". 

Per il deputato umbro del Pd, Verini, si tratta di una risposta "attendista ed evasiva". "Il sottosegretario Crippa - afferma - si è semplicemente limitato a fotografare la situazione, confermando una sostanziale incapacità del Governo a voler  provare ad orientare politiche industriali e iniziative in settori strategici come quello dell'acciaio e del sito ternano in particolare. Del resto, l'assenza del ministro Di Maio al tavolo sull'Ast di una ventina di giorni fa aveva rappresentato plasticamente questa situazione. Per questo abbiamo replicato al Governo rappresentando le forti preoccupazioni che sul futuro delle acciaierie hanno espresso lavoratori e sindacati, Regione Umbria e comunità ternana, dopo che Thyssen ha dichiarato di non ritenere strategico lo stabilimento di Terni, pur non pensando alla sua vendita. Per questo - ha aggiunto - è necessario non limitarsi ad attendere decisioni della multinazionale che rischiano di aumentare incertezze, ma di incalzare la stessa per decisioni chiare e comunque per un nuovo e serio piano industriale che garantisca incremento della produttività e dell'occupazione. Ast, insomma, non è mai stata ne è una questione locale o regionale, ma un pezzo strategico delle politiche industriali del Paese".

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