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Economia

Area di crisi complessa, oltre 100 assunzioni dalle piccole e medie imprese

Confronto tra Regione, Comuni, sindacati e associazioni per fare il punto della situazione: i progetti ammessi e quelli in esame

Circa 25 milioni di euro di investimenti e 112 nuovi posti di lavoro. Questa la "dote" in termini di sviluppo del territorio che portano in dote i progetti delle piccole e medie imprese nell'ambito delle procedure per l'Area di crisi complessa Terni-Narni. Questa mattina negli uffici della Regione al Cmm di Terni si è fatto il punto della situazione a sei mesi dall'avvio tra l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Fabio Paparelli, i rappresentanti dei Comuni di Terni e Narni, i sindacati e le associazioni di categoria. 

Per uno degli interventi previsti, quello relativo agli aiuti ai sensi della legge 181/1989 Invitalia ha già selezionato cinque sugli otto progetti dichiarati ammissibili che ha fronte di un finanziamento complessivo di 20 milioni di euro dovrebbero sviluppare 95 posti di lavoro. Per quanto riguarda invece l'avviso regionale per il sostegno alle piccole e medie imprese, da finanziare con i fondi Por Fesr e per il quale Sviluppumbria ha avviato le attività di istruttorie, le domande presentate sono in totale 64 per 24 milioni 977mila euro di investimenti e 112 nuovi occupati. 

La dotazione iniziale per questa tipologia di intervento era pari a 4,5 milioni di euro ma "la sua emanazione simultanea rispetto alla pubblicazione dell’avviso legge 181/89 - hanno spiegato dalla Regione - ha consentito di poter disporre di uno strumento in grado di intercettare le dinamiche di investimento delle micro e piccole imprese. Queste ultime infatti sono destinatarie di una riserva pari al 60% degli stanziamenti assegnati all’Area di crisi complessa che complessivamente ammontano a 9.826.000 euro". Le 64 domande presentate dalle pmi prevedono circa 6,9 milioni di euro di incentivi.

Il documento - Ecco le pmi coinvolte

Nell'ambito della procedura, grazie agli accordi di programma tra Regione e Mise, rientrano anche i progetti - già noti - di Alcantara, già approvato e cofinanziato dalla Regione, per la realizzazione di un investimento di 150 milioni di euro con oltre 170 nuovi occupati, l'accordo di innovazione per la verticalizzazione di produzioni della siderurgia presentato da Ast grazie ad un programma di ricerca che sarà realizzato per circa 14 milioni di euro (finanziato e in fase di sottoscrizione), l'accordo di innovazione con una rete di imprese locali di cui è capofila la Smre per un progetto di ricerca e sviluppo del valore di oltre 6 milioni di euro sui temi dell’energia per la mobilità sostenibile (la Regione ha deliberato il cofinanziamento del progetto, l’istruttoria di Invitalia è in corso), il contratto di sviluppo con Leolandia Umbria, 35 milioni di euro di investimenti e 250 nuovi occupati, per il quale la Regione ha deliberato il cofinanziamento e Invitalia ha riaperto l'istruttoria, la reindustrializzazione della ex Sgl Carbon ad opera della GoSource che ha già consentito il riassorbimento delle maestranza in precedenza occupate. 

"Terni e Narni quindi come paradigma di sviluppo industriale - commenta il vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli - che oggi evidenzia un dinamismo e prospettive di sviluppo che stiamo e continueremo a sostenere per una nuova prospettiva della città e del territorio in coerenza con gli impegni che ci siamo assunti con gli oltre 38 milioni di euro messi a disposizione dell’accordo per i prossimi tre anni dalla Regione".

Le opportunità ancora in corso

Oltre a quelli già avviati ci sono anche altri avvisi ancora in corso che interessano le imprese. Fino al 21 dicembre si raccolgono infatti le domande per le misure a sportello per le pmi e le start up tecnologiche. L’avviso prevede una dotazione di tre milioni di euro ed una riserva di risorse di un milione di euro sull’area di crisi. L'investimento minimo ammissibile è di 40.000 euro. l'investimento massimo su cui viene calcolato il contributo è di 500.000 euro.

Scadrà il 22 gennaio 2019 la procedura per il sostegno di programmi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle imprese che prevede una dotazione finanziaria complessiva di 8 milioni di euro di cui 3 milioni riservati alle imprese ubicate nell’area di crisi. L’importo minimo dei progetti ammissibili a contributo è pari a 130.000 euro, l’importo massimo ammissibile a contributo è pari a 1.500.000 euro. 

Sarà infine pubblicato nei prossimi giorni, e prevede una dotazione finanziaria pari a 3.000.000 di euro di cui 1.000.000 riservati alle imprese ubicate nell’area di crisi complessa di Terni e Narni, l'avviso a sportello per il sostegno agli investimenti finalizzati all’efficienza energetica dei cicli produttivi. 

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