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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Ast, istituzioni e sindacati scrivono al Governo: riunione inutile se non c'è Tk

Ritenuta insufficiente la convocazione del tavolo al Mise del 13 settembre, in una lettera al premier Conte la richiesta di convocare anche i vertici della multinazionale tedesca

Non basta. L'attesa convocazione del tavolo al Mise il prossimo 13 settembre per discutere della vicenda Ast è stata ritenuta "insufficiente" da istituzioni locali e sindacati nel corso del summit che si è tenuto questa mattina in Regione con la governatrice Catiuscia Marini e il vicepresidente Fabio Paparelli. "A quel tavolo deve essere garantita la presenza del ministro Di Maio o comunque di un rappresentante del Governo e soprattutto vanno invitati i vertici della ThyssenKrupp", la linea condivisa emersa nella discussione che ora sarà messa in bella copia in una lettera da inviare al premier Conte e allo stesso ministro Di Maio.

Infatti nella lettera di convocazione firmata dal responsabile dell'Unita gestione vertenze imprese in crisi del Mise, Giampiero Castano, figura - oltre ai sindacati (ma mancano Usb e Fismic), la Regione e il Comune di Terni - solo l'invito alla direzione aziendale di Ast e non, come già richiesto nelle scorse settimane, anche al management della multinazionale tedesca.

IL VIDEO - Ast, summit in Regione: parla Marini

Insomma, se la mossa del Mise di convocare la riunione proprio mentre a Perugia si discuteva del caso Ast doveva servire a disinnescare le polemiche sulla mancanza di interesse da parte del Governo alle sorti delle acciaierie ternane, la missione è riuscita solo in parte. Ora c'è da capire - nel caso venisse esteso l'invito al tavolo dai vertici di Tk - se da Essen qualcuno si precipiterà a Roma per parlare di Ast visti i problemi interni alla multinazionale dopo l'addio di Hiesinger e considerato anche che - almeno formalmente - non c'è nessuna procedura di vendita aperta per lo stabilimento di viale Brin o per la Divisione Materials Services di cui le acciaierie fanno parte. Che è poi l'argomento che sta più a cuore il territorio e che preoccupa istituzioni e sindacati. 

IL VIDEO - Ast, summit in Regione: parla il sindaco Latini 

La lettera del Mise rappresenta comunque un risultato raggiunto per il sindaco di Terni, Leonardo Latini, "convocazione - ha ricordato - che è stata possibile anche grazie alla continua interlocuzione, insiema ai parlamentari umbri della Lega, intessuta con i rappresentanti del Ministero". Dichiarazioni che vengono definite una "leggerezza" dal segretario della Cgil di Terni, Attilio Romanelli, alla fine dell'incontro in Regione. "Il galateo istituzionale - commenta - imporrebbe un atteggiamento diverso. Non si discute più elettoralmente ma serve la compattezza di istituzioni e sindacati". 

All'incontro, tuttavia, i parlamentari della Lega non erano presenti bensì soltanto i senatori del Pd, Grimani e Ginetti. “Il giovedì è giorno di lavori d'aula in Parlamento - scrivono in una lettera alla presidente Marini i parlamentari umbri del Carroccio Luca Briziarelli, Donatella Tesei, Simone Pillon, Virginio Caparvi e Riccardo Augusto Marchetti - la settimana in corso è, per altro, particolarmente impegnativa per la discussione in Commissione e in Aula di provvedimenti fondamentali ed urgenti quali il decreto Milleproroghe che, auspicabilmente, accoglierà numerose richieste che avranno positive ed importanti ricadute anche sul nostro territorio regionale. Ciò ci impedisce, nostro malgrado, di partecipare all’incontro odierno. Qualora lei voglia effettivamente ed auspicabilmente avviare un positivo e costruttivo confronto che preveda la presenza dei parlamentari bmbri della Lega, ci  rendiamo fin d’ora disponibili. La preghiamo di concordare una data in cui non siano previste sedute d’aula o commissione. Il tavolo convocato per il 13 di settembre è anche il frutto di una interlocuzione che abbiamo tenuto personalmente con i vertici e con il ministro Luigi Di Maio e c’è tutta l’intenzione di seguire la vicenda da vicino".

La lettera: "Necessaria e improrogabile l'azione del Governo"

"In un mercato oligopolistico quale quello dell'acciaio - si legge nella lettera firmata dalla governatrice Marini e inviata al premier Conte, al ministro Di Maio e ai parlamentari umbri - Ast e l'acciaio a Terni hanno una prospettiva solo se inseriti nel contesto delle attività di un player industriale che ne possa valorizzare le specificità. Per questo si rende necessaria e improrogabile un'azione del Governo non solo di diplomazia economica ma dinamica e diretta verso opzioni industriali possibili. Pertanto in sede governativa dovrà essere ribadita non solo la stategicità di Ast ma anche, in relazione alle ipotesi di vendita, la difesa e lo sviluppo delle attività produttive agevolando l'individuazione di un soggetto acquirente che abbia le caratteristiche di operatore industriale con un profilo internazionale sul mercato dell'acciaio che, insieme al Governo con modalità e strumenti che andranno individuati, sia in grado di offrire adeguate garanzie circa le proprie capacità produttive, finanziarie e commerciali". 

IL DOCUMENTO - Leggi la lettera intera a Conte e Di Maio

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