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Economia

"Povera" Terni, è tra gli ultimi posti in Italia per i depositi bancari

La provincia è al 75esimo posto nella classifica della "geografia del risparmio" stilata da Il Sole 24ore con un dato molto al di sotto della media italiana

Forse sono dentro al materasso o magari sono investiti altrove, magari li hanno spesi o forse non ce ne sono proprio. Di certo sono pochi i soldi che i cittadini della provincia di Terni hanno in banca almeno a giudicare dalla mappa geografica del risparmio disegnata dalla classifica che ha stilato Il Sole 24ore elaborando i dati di Abi e Banca d'Italia del 2018.

Terni figura infatti al 75esimo posto tra i 106 capoluoghi di provincia con un deposito bancario pro capite medio di 17.375,10 euro che è ben al di sotto della media nazionale che è di 21.460,90 euro. Dietro soltanto città del Sud cui fanno compagnia le laziali Frosinone (76), Viterbo (80), Latina (81) e Rieti (83). Va un po' meglio ma non troppo ai "cugini" di Perugia che con 19.443,90 euro si trova al 65esimo posto. Il quotidiano economico confronta il dato attuale con quello del 2008 e in dieci anni in Italia è di fatto raddoppiata la cifra tenuta dai risparmiatori italiani nei conti correnti. E in questo la provincia di Terni è in media nazionale con un aumento registrato del 94%.

La provincia più "ricca" è Milano dove il deposito pro capite è di 57.796,60 euro, seguita da Roma (43.433,80 euro) e Treviso (42.866 euro). In coda chiude Crotone con 9.577,10 euro mentre è Isernia, al 49esimo posto con 22.063 euro, a far registrare il maggior incremento negli ultimi dieci anni: +316%.

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