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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Inflazione, stangata sui ternani: conto da 337 euro in più in un anno

La classifica dell’Unione nazionale consumatori: la città dell’acciaio è la più cara dell’Umbria. Tutti i dati

L’inflazione nel 2018 è costata ai ternani 337 euro in più. Questo il dato che emerge scorrendo la classifica stilata dall’Unione nazionale consumatori sulla base dell’evoluzione rilevata dall’Istat lo scorso anno per i prezzi dei beni di consumo.

Secondo Unc, con un aumento dell’inflazione dell’1,5% (pari ossia a 337 euro in più) Terni ha restituito un incremento dei prezzi più alto di quello fatto registrare a Perugia.

Per quanto riguarda il resto d’Italia, la città più cara del Belpaese nel 2018 è stata Bolzano dove l’inflazione è “schizzata” dell’1,8% con un aumento dei prezzi dei beni di consumo da 632 euro. Al secondo posto si piazza Reggio Emilia che, con un incremento dei prezzi pari all’1,8%, registra una spesa annua supplementare di 505 euro. Terza Forlì/Cesena, dove l’inflazione dell’1,7% implica un’impennata del costo della vita pari a 477 euro.

Scorrendo ancora la classifica, troviamo Ravenna (+1,6% di inflazione e una spesa annua incrementata di 449 euro).

Le tre città con i minori rincari del 2018 sono Potenza (+0,3% e un aggravio annuo di spesa di 63 euro) Ancona (+0,4% e +87 euro) e Caltanissetta (+0,6%, con un aumento del costo della vita pari, nel 2018 a 117 euro).

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