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Economia

Il lavoro che non c’è, a Terni è boom di disoccupati: dodicimila persone in cerca di un contratto

Il tasso di disoccupazione è cresciuto di oltre il 26% in un anno, record negativo per le donne. Ventimila persone in fila ai centri per l’impiego, ma le opportunità scarseggiano

Dodicimila persone in cerca di un contratto: cinquemila uomini e settemila donne. Quella del lavoro continua ad essere per Terni e per il territorio provinciale una emergenza.

Lo confermano i numeri riassunti nel dossier elaborato dalla Camera di commercio di Terni e contenuti tra gli “Indicatori della economia ternana” che fotografano la situazione al 30 giugno 2019, incrociando i dati di Inps, Centri per l’impiego, Istat, Arpal Umbria e Ispettorato del lavoro.

Se, da un lato, “nel primo semestre 2019 il numero di occupati residenti nella provincia di Terni è pari a 87mila unità, in aumento del 2 per cento rispetto al primo semestre 2018” cresce anche “il numero di persone in cerca di occupazione” che “ammonta a 12mila unità, il 26,6 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2018”. Il tasso di disoccupazione risulta dunque pari all’11,8 per cento, contro il 9,7 del primo semestre 2018.

La variazione è particolarmente rilevante sia per gli uomini (+18% rispetto al primo semestre 2018) che – soprattutto – per le donne: quelle in cerca di una occupazione sono cresciute di oltre il 33% nell’arco di un anno.

Il dossier rileva poi che nel primo semestre 2019 i rapporti di lavoro attivati dalle aziende del territorio della provincia di Terni sono pari a 16.939, con una flessione rispetto allo stesso periodo del 2018 dell’8,3 per cento. Gli avviamenti diminuiscono maggiormente tra le donne (-10,9 per cento contro -5,1 per cento per gli uomini). “La flessione – sottolinea la Camera di commercio - riguarda unicamente il territorio ternano (-11,2 per cento) mentre nell’Orvietano si registra un incremento del 2,7 per cento”.

Al 30 giugno 2019 le persone iscritte ai Centri per l’impiego della provincia di Terni sono 20.350, di cui 11.063 femmine (54,3 per cento). Rispetto al 30 giugno 2018, si rileva una crescita del numero degli iscritti pari al 4,8 per cento. Tale incremento riguarda sia gli iscritti al Cpi di Terni che quelli al Cpi di Orvieto, con valori leggermente più accentuati per la componente femminile.

Il lavoro dunque non c’è. Oppure, se le offerte ci sono, a queste non corrispondono professionalità adeguate. Dice infatti il sistema informativo Excelsior, curato da Unioncamere, che tra febbraio e aprile 2020 in tutto il territorio regionale sono previsti 13.500 ingressi nel mondo del lavoro, di cui oltre 3.700 nel solo mese in corso. Il problema però è che – mediamente – in oltre il 35% dei casi, le aziende faticano a reperire sul mercato le figure richieste. Si tratta per lo più di professionisti nel commercio e nei servizi, ma anche di operai specializzati (nell’edilizia e nella meccanica) e di conduttori di macchinari. Anche se i settori che, in linea generale, nei prossimi mesi assorbiranno più personale sono quelli del turismo e della ristorazione e quello delle pulizie.

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