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Economia

Treofan Terni, lunga trattativa durata tutta la giornata: “Nulla di fatto. Arriva un’altra proroga per la vertenza”

L’esito dell’incontro tra le parti e la decisione: “In attesa di conoscere la scelta aziendale, prosegue l'occupazione della fabbrica da parte dei Lavoratori”

“Nulla di fatto”. Una lunga giornata intensa di trattative per arrivare ad un eventuale accordo sulla delicata vertenza di Treofan Terni la quale, direttamente, interessa 142 lavoratori. A fare il punto della situazione, dopo il vertice convocato tra le parti, le segreterie nazionali di Filmtec-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil.

“Le segreterie nazionali assistite dalle organizzazioni sindacali e dalle RSU si sono espresse favorevolmente alla concessione di un periodo di 12 mesi di cassa integrazione straordinaria, finalizzata ad aiutare un processo di reindustrializzazione del sito. Nelle dichiarazioni più volte fatte dal rappresentante dell’azionista Jindal è stato evidente come sono vaghi e generalizzati gli impegni di tale processo, senza però avere inoltre alcuna coerenza negli strumenti da utilizzare per rendere ciò un fatto concreto ed esigibile. Un’intera giornata di riunione, con il prezioso supporto del Ministero del Lavoro e del Ministero dello Sviluppo Economico, per assistere al continuo divincolarsi da parte del rappresentante aziendale sul tema dell'utilizzo dei macchinari e dell’attività in concorrenza anche se non diretta”.

Ed ancora: “Da parte sindacale non possiamo assistere inermi ad una dichiarazione che ha dell’assurdo, ovvero lasciare i macchinari in sede per tutto il periodo della CIGS, ma gli stessi non dovranno essere utilizzati, in quanto visti come potenziali strumenti di concorrenza. Durante tutto il corso della riunione, l'azienda, in linea con il comportamento irrispettoso tenuto negli ultimi due anni, ha tentato di divincolarsi dalle responsabilità oggettive nei confronti dei lavoratori e dell'occupazione. Solo al termine della riunione – proseguono - il rappresentante dell'azienda ha dichiarato di non avere alcuna delega per potersi impegnare sull'utilizzo dei macchinari. Oltre al tema dei macchinari, resta l’altro nodo da sciogliere ovvero quello dell'erogazione dell'incentivo ai lavoratori che intenderanno sottoscrivere un accordo di conciliazione con l'azienda, oggi fermo a 4 mensilità nette. Per questi due importanti aspetti il Ministero del Lavoro ha proposto un’ulteriore proroga di 48 ore alle parti per trovare un accordo che eviti la conclusione della procedura attraverso un mancato accordo”.

“Ancora una volta l'azienda ha dimostrato tutta la sua arroganza nel perseguire l'obiettivo di distruggere la Treofan, la sua storia e lo stabilimento di Terni. Un tema questo che resta inaccettabile per i lavoratori che con la stessa determinazione perseguiranno l'obiettivo del Lavoro e del futuro, sottratto dalla multinazionale indiana, nella sua perversa decisione. In attesa di conoscere la scelta aziendale – concludono - prosegue l'occupazione della fabbrica da parte dei lavoratori con il totale appoggio delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali”.

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