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Economia

Treofan, prosegue lo stato di agitazione a piazzale Donegani: respinto un camion dalla Turchia

La Rsu annuncia un nuovo pacchetto di ventiquattrore con assemblea permanente presso la portineria automezzi

Una vertenza davvero delicata sta interessando 150 dipendenti del polo chimico di Treofan Terni. In attesa della auspicata convocazione del Ministero dello sviluppo economico le Rsu comunicano un nuovo pacchetto di ventiquattrore di sciopero, pur mantenendo la marcia degli impianti (B29-B30 eL05). La distribuzione è così annunciata, in data mercoledì 8 luglio: quadri e impiegati nella fascia oraria compresa dalle 8 alle 21; ultime quattro ore primo turno, prime quattro ore secondo turno. Intanto, nel corso del pomeriggio, un camion proveniente dalla Turchia è stato respinto all’ingresso. Le iniziative proseguono con l’auspicio che si possa trovare finalmente una soluzione per questa vicenda.

La richiesta dei parlamentari umbri della Lega 

“Abbiamo richiesto un incontro al Ministro Patuanelli per conoscere gli esiti dei contatti avuti con la proprietà della Treofan e capire quali misure il Governo intende mettere in atto per salvaguardare i livelli produttivi e occupazioni dello stabilimento e al contempo chiediamo l’immediata convocazione al Mise del tavolo con azienda e rappresentanze dei lavoratori”. Lo dichiarano i parlamentari umbri della Lega, Barbara Saltamartini, Valeria Alessandrini, Virginio Caparvi, Riccardo Augusto Marchetti, Luca Briziarelli, Simone Pillon e Stefano Lucidi dopo aver ascoltato i lavoratori del polo chimico situato a piazzale Donegani.

"La città di Terni vanta una lunga tradizione industriale nel settore chimico e l’attuale Treofan, fin dai tempi della Montecatini prima e della Montedison costituisce un fiore all’occhiello importante e irrinunciabile nel panorama industriale umbro. E’ indispensabile che il Governo si occupi immediatamente del polo ternano, dichiarano i parlamentari umbri, che con le crisi in atto di Treofan, Acciai Speciali Terni e del polo chimico rischia di vedere sparire tutto il tessuto industriale dell’area. Nonostante al Mise conoscano perfettamente la situazione in cui versa Treofan – sottolineano - visto che è aperto un tavolo di crisi già da un anno, non si è ancora giunti ad una possibile soluzione né tantomeno sono emerse prospettive di rilancio neanche in occasione dell’ultimo incontro svolto recentemente”.

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