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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Gli umbri, gli italiani ed il mondo del lavoro: i risultati del sondaggio Demopolis-Citynews

Lavoro, prospettive future, reddito di cittadinanza e salario minimo garantito: sono gli argomenti a cui hanno risposto, anche i lettori di ternitoday.it, attaverso il sondaggio di Demopolis in collaborazione con la nostra azienda editrice "Citynews"

Lavoro, prospettive future, reddito di cittadinanza e salario minimo garantito: sono gli argomenti a cui hanno risposto, anche i lettori di Perugiatoday.it, attaverso il sondaggio di Demopolis  in collaborazione con la nostra azienda editrice "Citynews". Emerge dalle risposte degli umbri una sfiducia e una paura per il futuro prossimo. In linea con il dato nazionale del sondaggio. 

Il 52% degli italiani ritiene che i giovani che oggi studiano o iniziano a lavorare occuperanno in futuro una posizione sociale ed economica peggiore rispetto alla precedente generazione. Un terzo immagina uno status più o meno uguale a quello dei genitori, solo il 15% ipotizza condizioni migliori. Precariato, aziende che chiudono, scarso sostegno al credito rafforzano il sogno di un posto fisso - preferito da quasi il 50 per cento degli italiani - mentre solo il 20 per cento vorrebbe rischiare in proprio. 

“Da qualche anno – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento - l’ascensore sociale in Italia è fuori uso”. In questo contesto, stabilità e sicurezza divengono gli aspetti più importante del lavoro. Non stupisce dunque che il pubblico impiego torni a rappresentare un obiettivo auspicato dal 46%, con un dato che cresce nel Centro Sud del Paese. Il sondaggio registra una perdita di appeal del lavoro in proprio, indicato da appena un quinto del campione; appena un intervistato su quattro, potendo scegliere, prediligerebbe oggi un impiego nel privato.

L’indagine ha analizzato anche l’opinione dei cittadini su due misure al centro dell’agenda politica. Il 38% vede con favore l’introduzione del reddito di cittadinanza, la misura di sostegno voluta dal Governo per chi è senza lavoro e vive sotto la soglia di povertà; il 53% si dichiara invece contrario. Decisamente più alta è la condivisione della proposta di un salario minimo orario, apprezzata dal 75% degli italiani intervistati da Demopolis.  n maggioranza, gli italiani sono convinti che non sarà lo studio ad influenzare le chances di vita. Nella percezione dei cittadini, per entrare nel mondo del lavoro la rete di conoscenze e relazioni personali (61%) ha un peso maggiore della preparazione e dello studio citati da poco più di 4 intervistati su 10.

(Nota informativa - Il sondaggio è stata condotto, per Citynews, dall’Istituto Demopolis su un campione stratificato di 5.020 cittadini maggiorenni residenti in Italia, lettori di Today e delle testate del gruppo editoriale Citynews. Al campione di rispondenti è stata applicata una ponderazione sulle variabili di quota in relazione al genere, alla fascia di età ed all’area di residenza. Coordinamento dell’indagine a cura del direttore di Demopolis Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione della rilevazione demoscopica con metodologia cawi di Marco E. Tabacchi. Approfondimenti su www.demopolis.it
FB: https://www.facebook.com/Demopolis.it)

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