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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Vendita Ast, l’affare può arrivare a un miliardo: corsa a otto per viale Brin

L’operazione gestita da JP Morgan dovrebbe chiudersi entro l’anno. Oltre al gruppo Marcegaglia, manifestazioni di interesse anche da Stati Uniti e Spagna ma non solo. L’ipotesi golden power del Governo

Se la tabella di marcia non subirà intoppi, la vendita di Acciai speciali Terni dovrebbe essere ultimata entro la fine di questo 2021. L’apertura della fase 1 della procedura ha infatti aperto ufficialmente la strada che porterà alla cessione del sito di viale Brin da ThyssenKrupp per una operazione che potrebbe valere fra 700 milioni e un miliardo di euro.

Entro i prossimi 30-60 giorni avverrà lo scambio parziale dei documenti da parte di Ast nei confronti delle aziende o dei gruppi aziendali che hanno manifestato interesse all’operazione. Al termine di questa procedura, verranno inviate offerte non vincolanti che saranno analizzate dalla banca d’affari JP Morgan, advisor dell’operazione, quindi ci sarà l’invito ad inviare offerte.

La procedura dovrebbe dunque concludersi entro l’anno, fatta salva una eventuale entrata in scena del governo italiano che potrebbe esercitare una golden power dato il carattere strategico del settore siderurgico italiano

Quella per viale Brin sembra sia al momento una corsa a otto. Chi più di altri è uscito in questi mesi allo scoperto è il gruppo mantovano Marcegaglia. L’interesse per Ast è stato ribadito anche pochi giorni addietro da Antonio Marcegaglia che ha spiegato di avere un “progetto industriale solido” per il sito ternano.

Altri soggetti che hanno mostrato interesse negli ultimi mesi sono il gruppo cremonese Arvedi, Acerinox (Spagna), Aperam Steel (Lussemburgo), Posco Steel (Corea del Sud), Baosteel (Cina), United States Steel (Usa) e Outokumpu (Finlandia).

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