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Economia

Vertenza Sangemini, presidio sotto la Prefettura: “Strada senza ritorno. Scoramento e preoccupazione”

Il presidio sotto la prefettura organizzato da RSU ‘Sangemini-Fabia’ a seguito della vicenda che riguarda i lavoratori del sito produttivo

Siamo in una strada senza ritorno”. Sono parole di Paolo Sciaboletta segretario provinciale Flai Cgil, in merito alla vertenza Sangemini. Stamattina i lavoratori del sito produttivo si sono ritrovati sotto la prefettura, per un presidio organizzato da RSU: “L’azienda rifiuta ogni tipo di interlocuzione con noi e le istituzioni. Nei siti produttivi scarseggiano le materie prime. Tra i lavoratori c’è scoramento e preoccupazione. Chiediamo a sua eccellenza il prefetto di poter intervenire per definire un tavolo tecnico e successivamente capire se questa proprietà, sia in grado di guidare ancora questo gruppo”.

Anche Simone Dezi segretario territoriale Fai Cisl esprime le proprie preoccupazioni a riguardo: “La situazione inizia ad essere incandescente e preoccupante. C’è un grosso problema a livello finanziario del gruppo, ne risente tutto il comparso e soprattutto la Sangemini. I lavoratori hanno sostenuto dei sacrifici per rilanciare i marchi, facendo degli investimenti. Hanno fatto la cassa integrazione ma, in pratica, dato solo loro per un rilancio mai avvenuto. C’è un problema sociale. Chiediamo al prefetto di convocare la proprietà. E’ arrivata la richiesta di convocazione dei nazionali al Mise perché questa è una problematica a livello nazionale. Chiederemo l’apporto della regione. Servono i fatti e non le chiacchiere. Non possiamo più continuare in questa situazione".

La nota a margine dell'incontro

"Stante la situazione di stallo delle relazioni industriali con Pessina e il progressivo deterioramento della gestione del gruppo, abbiamo unitariamente deciso con le segreterie nazionali di attivare un possibile tavolo di gestione al Mise della crisi del gruppo AMI - affermano in una nota FAI FLAI e UILA - Al tempo stesso nella giornata odierna abbiamo chiesto al prefetto di Terni di attivarsi affinché convochi la proprietà per evitare che le tensioni sociali diventino sempre più incandescente".

Il prefetto Emilio Dario Sensi si è fatto carico della questione di fronte alle organizzazioni sindacali, le Rsu e una delegazione di lavoratori. "Si tratta di una questione che ha una duplice valenza, nazionale e regionale. Per questo motivo che il prefetto assuma la cabina di regia può diventare strategico pure con l'interlocuzione con la Regione, attore protagonista della vicenda. I Lavoratori tutti - chiosano - le Rsu e le OO.SS ringraziano il prefetto"

Paolo Sciaboletta (VIDEO)

Simone Dezi (VIDEO)

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