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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Fabbriche e lavoro in crisi, non c’è solo Ast: Treofan “smonta” Battipaglia, trema anche Terni

I sindacati dei chimici lanciano l’allarme: pronti ad azioni di protesta e contrasto. Il Partito democratico: serve attenzione, Palazzo Spada e Regione si rimbocchino le maniche

La vicenda della vendita di Ast da parte di Tk rischia di essere soltanto la punta di un iceberg dietro al quale si cela la crisi industriale di Terni e del suo territorio.

Perché non c’è solo la vertenza Acciaieria: nell’agenda delle questioni economiche e sociali da risolvere si scrive a pieno titolo anche la questione che in queste ore – e da mesi – interessa la Treofan. A suonare l’ennesimo campanello d’allarme sono le segreterie nazionali dei sindacati chimici (Filctem-Cgil Femca-Cisl Uiltec-Uil) che denunciano “l’atteggiamento incoerente” dell’azienda e chiedono l’immediato intervento del ministero dello sviluppo economico a fronte della confermata volontà da parte di Jindal di procedere con “visite, smontaggi e trasferimenti di impianti, secondo l’assunto di non avere preso alcun impegno in merito con il ministero e le organizzazioni sindacali”.

“Siamo stati informati che alcuni tecnici di Jindal – scrivono i sindacati - si sono recati a visionare gli impianti dello stabilimento di Battipaglia. Rileviamo quindi, oltre all’incoerenza, un atteggiamento irrispettoso delle volontà espresse dal tavolo istituzionale e lesivo nei confronti dei lavoratori di Terni e sprezzante nei confronti delle nostre istituzioni che hanno dato dimostrazione di aiuti per sostenere l’occupazione e gli investimenti a favore dell’azienda in oggetto e della sua controllante Jindal”.

“Il nostro Stato, il suo governo, le sue istituzioni, i lavoratori, i cittadini tutti non possono permettere a nessuno di adottare simili atteggiamenti causando ulteriori indebolimenti delle attività produttive del nostro Paese e chiediamo un intervento immediato del Mise, riservandoci azioni di protesta e di contrasto da adottare insieme ai lavoratori”.

E sulla vertenza Treofan interviene anche il gruppo consigliare del Partito democratico di Terni che, attraverso il capogruppo Francesco Filipponi, annuncia la volontà di chiedere “formalmente una discussione in consiglio comunale. Avevamo già chiesto alcuni mesi fa alla Giunta di intervenire coinvolgendo la commissaria politica, nonché presidente della commissione attività produttive alla Camera. Il Governo ha già messo a disposizione un canale aperto. Rinnoviamo pertanto l'invito ad attivare la Regione, i tavoli parlamentari e lavorare con il Governo senza sterili scarichi di responsabilità su questioni fondamentali, sulla evoluzione delle vicende relative a Treofan e a tutto il settore in generale”.

“Il gruppo consiliare del Pd - prosegue Filipponi - ritenendo importante confermare la strategicità delle produzioni dello stabilimento ternano anche con riferimento al polo chimico, chiede di sfruttare la disponibilità del Governo e di mettere in campo quanto già chiesto, ovvero una sinergia con tutte le istituzioni locali e regionali. Il ministero dello sviluppo economico, la Regione e il Comune potranno così predisporre azioni ulteriori tese a salvaguardare la presenza produttiva a Terni. Esprimiamo vicinanza alle sigle sindacali e ai lavoratori per quanto emerso nelle ultime ore e garantiamo loro tutto l’impegno possibile. Invitiamo la Giunta a rimboccarsi le maniche, iniziando dall'ulteriore attenzione necessaria su Treofan, e dalla vicenda odierna delle acciaierie, fino alla programmazione della vera ripartenza di tutte le attività produttive del nostro territorio”.

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