Cristiana Pegoraro incontra il presidente Mattarella, premiata con il 'Premio Marisa Bellisario'
La pianista ternana di fama internazionale è stata ricevuta al Quirinale, ha ottenuto il prestigioso riconscimento della 'Mela d'oro'. La premiazione è avvenuta alla sede Rai e sarà trasmessa su Rai Uno sabato 22 giugno
Cristiana Pegoraro, pianista umbra di fama internazionale, ideatrice e direttore artistico del Narnia Festival, è una delle donne premiate come Mele d’Oro della XXXI edizione del Premio Marisa Bellisario, ricevute insieme a Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario, venerdì 14 giugno al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Considerato come il più autorevole e influente riconoscimento italiano all’eccellenza femminile, quest’anno è stato assegnato anche a Nadia Murad, premio Nobel per la pace, attivista irachena per i diritti umani; Milly Carlucci, conduttrice e volto popolare della televisione italiana; Mariangela Zappia, rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York; Federica Angeli giornalista famosa per le sue inchieste contro la mafia romana e tante altre donne che nei loro ambiti di attività si sono distinte per l’impegno e il talento.
L’incontro con il presidente Mattarella ha preceduto la premiazione che si è svolta, sempre venerdì 14 giugno, negli studi Rai ‘Fabrizio Frizzi’ di Roma condotta da Paola Perego e sarà trasmessa su Rai 1 sabato 22 giugno alle 23.15. Cristiana Pegoraro, premiata da Gianni Letta, si è anche esibita al pianoforte in una sua trascrizione dalla Carmen di Bizet. La cerimonia si è conclusa con una cena di gala a palazzo Rospigliosi.
“Sono onorata di ricevere questo premio – ha commentato Cristiana Pegoraro –, in veste di artista e di donna. Un riconoscimento che premia l’impegno e gli sforzi che sono stati necessari per emergere e fare carriera. Sono orgogliosa anche di essere riuscita attraverso la mia persona e i miei concerti a portare la cultura e la musica italiana nel mondo, soprattutto in luoghi e Paesi in cui alle donne mancano ancora molte possibilità”.