“La scuola? Resti aperta tutto il giorno, diventi centro culturale”
La proposta di Maria Rita Parsi della Fabbrica della Pace parlando agli studenti in un incontro a Palazzo Gazzoli
“Le scuole devono essere aperte dalla mattina alla sera. Vanno trasformate in case della cultura, con attività culturali e teatrali, biblioteche, laboratori. E hanno bisogno di poter contare sulla presenza di assistenti sociali, psicologi ed equipe medico-socio pedagogiche”. Così Maria Rita Parsi agli studenti presenti a palazzo Gazzoli per l’incontro nell’ambito del progetto “Insieme per contrastare la povertà educativa”.
Un progetto promosso dall’associazione “Claudio Conti”, guidata da Tomassina Ponziani, con il sostegno della Fondazione Carit, il patrocinio del Comune di Terni e la collaborazione del Cesvol Umbria. Ad aprire l’incontro, coordinato da Riccardo Cecchelin, l’attore Stefano de Majo, che ha raccontato il suo incontro con la magia del teatro invitando i ragazzi a dar retta sempre ai propri sogni.
Maria Rita Parsi, che guida fondazione Fabbrica della pace e Movimento Bambino onlus e dedica sua vita ai bambini e ai ragazzi, insiste su quello che ritiene un nodo centrale dell’educazione: “L’istruzione - dice la psicoterapeuta - non è solo trasmettere delle nozioni. La scuola deve essere un patrimonio e non un luogo dove andare a prendere voti”. Dagli assessori al welfare, Cristiano Ceccotti e alla scuola, Cinzia Fabrizi il grazie a Tomassina Ponziani, che con l’associazione Claudio Conti “si spende da anni sui temi del contrasto alla povertà educativa” e agli insegnanti “per l’impegno e la dedizione con cui stanno affrontando l’emergenza pandemia”.