Carsulae Teatro, in scena ‘Storia d’amore, di boschi e di follia’ e lo spettacolo dei Tazenda
Due appuntamenti da non perdere nel ricco programma dell’edizione 2023. Ecco tutti i dettagli
Prosegue l'edizione 2023 di Carsulae Teatro. Venerdì 25 agosto, alle 20.45 al Teatro romano va in scena ‘Storia d’amore, di boschi e di follia’, dai testi di Dino Campana, Sibilla Aleramo e Sebastiano Vassalli, con Benedetta Bucellato, Riccardo Leonelli e Germano Rubbi. Martedì 29 agosto, sempre al Teatro romano ma alle 19.30, è la volta dello spettacolo multidisciplinare ‘Il canto delle pietre. Su cantos de sas pedras’, con i Tazenda, gruppo storico e iconico della musica pop sarda, il danzatore e coreografo Afshin Varjavandi, gli attori Loretta Rossi Stuart, Blas Roca Rey ed altri.
La performance Storia d’amore, di boschi e di follia (Bastiano, Sibilla e Dino), per la regia di Riccardo Leonelli, adatta e intreccia liberamente brani tratti dai libri di Sebastiano Vassalli, tra i più importanti narratori italiani (scomparso nel 2015), dedicati al poeta Dino Campana, “La notte della cometa” e “Natale a Marradi”, brani selezionati e adattati di lettere dal carteggio Campana-Aleramo e poesie scelte dello stesso poeta, comprese nella raccolta “Canti orfici”, oltre a delle parti originali scritte dall’autore della sceneggiatura. Il plot, attraverso il racconto di Bastiano (Sebastiano Vassalli) dall’altrove in cui si trova dopo la morte, l’epistolario e i versi di cui sopra, rappresenta soprattutto i mesi turbolenti della relazione fra Dino e la Aleramo, tra il 1916 e il 1917, fino all’internamento definitivo del poeta nel manicomio di Castel Pulci nel 1918 e la sua morte lì dentro nel 1932. I personaggi sono tre: Bastiano (Sebastiano Vassalli), Dino Campana e Sibilla Aleramo che, compresenti sul palcoscenico, alternano l’interpretazione attoriale delle rispettive parti, dando vita così ad una partitura drammaturgica dinamica nello spazio-tempo.
‘Il canto delle pietre. Su cantos de sas pedras’ uno spettacolo che vuole gettare un ponte ideale tra i meravigliosi e ancestrali paesaggi della Sardegna e quelli dell’Umbria meridionale; un collegamento di odori, voci, suggestioni e riferimenti artistici tra le due terre. La voce narrante di un pastore-poeta-viaggiatore mentale collega e introduce, con le sue parole, vari momenti di performance letteraria, musicale, di danza con protagonisti di alto livello.