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Sabato, 20 Aprile 2024
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Festival InCanto, ecco due giovani star di pianoforte e violoncello

Dal 19 al 21 agosto a Collescipoli il chiostro di Santa Cecilia ospita le rivisitazioni di chiave jazz di canzoni francesi

Due giovani star del pianoforte e del violoncello e rivisitazioni in chiave jazz di canzoni francesi nell’intenso weekend del Festival InCanto, da venerdì 19 a domenica 21, sempre alle ore 21, nel Chiostro di Santa Cecilia a Collescipoli. 

Il primo concerto del prossimo weekend (venerdì 19 agosto alle 21.00, Chiostro di Santa Cecilia a Collescipoli) ha come protagonista Francesco Grano, un giovane talento italiano del pianoforte, che fin dall’età di nove anni tiene regolarmente concerti e recital solistici in molte città italiane ed all’estero (Francia, Polonia, Belgio, Olanda, Emirati Arabi), riscuotendo sempre grande  successo. Ha partecipato a numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali,  vincendo diversi premi. La prima parte del suo recital è dedicato a Satie e alla musica francese del primo Novecento, che è al centro dell’attenzione in quest’edizione del festival umbro. Grano inizia con alcuni brevi pezzi di Erik Satie, cui segue Gaspard de la Nuit di Maurice Ravel: questo titolo piuttosto enigmatico, deriva dal fatto che il musicista si è ispirato a tre poesie dell’omonima raccolta di Aloysius Bertrand, un poeta oggi dimenticato ma allora molto apprezzato. Ondine, il primo dei tre brani, rievoca il movimento dell'acqua, in cui vive la ninfa che da il titolo alla poesia e al brano musicale. Le gibet, ossia La forca, riproduce il macabro dondolio dell'impiccato. Infine Scarbo è una sinistra figura di nano. Scritto nel 1908 e basato su una tecnica pianistica di eccezionale raffinatezza e difficoltà, Gaspard de la nuit è un capolavoro assoluto della musica pianistica non solo del Novecento ma di tutti i tempi, ben degno di stare accanto alla musica dei due classici della musica pianistica che Grano esegue nella seconda parte. Suonerà infatti di Ludwig van Beethoven la Sonata n. 28 op. 101, che nel 1816 inaugurò l’ultimo e sublime periodo dell’arte beethoveniana, poi di Frédéric Chopin la Ballata n. 4 op. 52, che, sebbene sia stata scritta a trentatré anni è anch’essa un capolavoro dell’ultimo periodo del compositore, che sarebbe morto ancora giovane appena sei anni dopo.

Sabato 20, sempre alle 21 e sempre nel Chiostro di Santa Cecilia a Collescipoli, suona la diciannovenne Lara Biancalana, che si è già affermata in campo nazionale e internazionale come una delle più promettenti violoncelliste di oggi. Lo confermano anche i premi vinti in vari concorsi d’esecuzione. Si presenta in duo con un altro giovane ed eccellente musicista, il pianista Fabio Silvestro. Iniziano con le Variazioni su tema di Rossini del ceco Bohuslav Martinu, che è stato tra i più pregevoli compositori del primo Novecento ma che solo ora comincia ad essere apprezzato nel suo giusto valore anche al di fuori della sua patria. Al centro del programma alcuni dei più famosi brani di Erik Satie, ovvero Gymnopédies e La Diva dell’Empire. A conclusione del concerto la Sonata in la maggiore di César Franck, trascrizione dall’originale per violino e pianoforte, sicuramente uno dei capolavori della musica da camera dell'Ottocento, in cui il lirismo e la delicata attenzione alle sfumature della scuola francese s’intrecciano con il nuovo linguaggio wagneriano che si stava diffondendo in quegli anni a partire dalla Germania.

Il weekend musicale si conclude domenica 22 nello stesso luogo e alla stessa ora con il Ludovico Fulci Trio. Pianista e compositore, Fulci è attivo soprattutto nel campo della musica da film e ha composto molte colonne sonore per il cinema e la tv. Come pianista può fregiarsi di un’intensa collaborazione con Ennio Morricone, avendo preso parte alla realizzazione di tutte le sue colonne sonore per oltre quindici anni, a partire dal 2001. In questo concerto eseguirà con il suo trio delle rielaborazioni in chiave jazzistica di musiche francesi del primo Novecento di Ravel, Debussy e Satie. Il programma include delle composizioni originali dello stesso Fulci e si concluderà con due delle più famose e belle canzoni francesi di ogni tempo, La vie en rose e Non, je ne regrette rien.

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