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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Terni abbraccia Caravaggio: “Evento che rilancia la città”

Presentata in Fondazione Carit la mostra “Dramma e Passione”, che presenta anche le opere di Artemisia Gentileschi

Non solo Caravaggio, ma anche Artemisia Gentileschi. “Un evento che rilancia il ruolo di Terni nel mondo dell’arte”. Questo il tema su cui punta la Fondazione Carit, nei cui saloni questa mattina si è svolta la presentazione ufficiale della mostra, che giovedì apre i battenti al pubblico. A Palazzo Montani Leoni erano presenti tutti i rappresentanti delle istituzioni locali e a far gli onori di casa il presidente della Fondazione Carit Luigi Carlini. 

“Un viaggio che vuole portare alla scoperta di Caravaggio e delle sue opere - ha spiegato il professor Pierluigi Carofano, curatore della mostra - e nella pittura del Seicento. Il visitatore potrà ammirare dipinti di maestri sommi come Caravaggio, Bartolomeo Manfredi, Orazio e Artemisia Gentileschi, Mattia Preti. Il percorso si snoda tra otto sale tematiche che vedono l'affermazione della pittura naturalista di matrice caravaggesca sino al confronto con il classicismo emiliano di Guido Reni e Guercino, lo scontro con nemici di Caravaggio come Baglione Salini, e il trionfo della pittura barocca con Bernardo Strozzi e Mattia Preti. Il percorso comincia con lo straordinario Ritratto di dama della Pinacoteca Capitolina di Roma e termina con la Maddalena penitente di Mattia Preti della Fondazione Carit. Oltre a presentare un assoluto inedito di Artemisia Gentileschi, Giuditta con la testa di Oloferne, la vera e propria star della mostra è Caravaggio, con ben due opere difficilmente visibili al grande pubblico. La prima è la Maddalena addolorata che, grazie ad un documento  recentemente rinvenuto presso l'Archivio di Stato di Roma, è da ritenersi il modello della figura della Maddalena nella Morte della Vergine del Louvre. L'altra è la Crocifissione di sant'Andrea, (cosiddetta versione “Back-Vega”) esposta a pieno per la prima volta in Italia, tranne una fugace apparizione a Siracusa nel periodo Covid”.

“Dopo oltre due anni e mezzo - ha spiegato il presidente Carlini - dall’ultima mostra dal titolo ‘Immaginaria’, terminata a inizio pandemia, Palazzo Montani Leoni torna finalmente a ospitare un evento di grande rilievo. Con questo evento la Fondazione intende celebrare il nascere e lo sviluppo del caravaggismo a partire dagli anni della formazione di Caravaggio, al pieno fiorire della sua arte pittorica, fino alla cultura barocca di Mattia Preti. Abbiamo lavorato molto per far sì che questa mostra potesse concretizzarsi nella nostra sede. Per questo tutto il nostro staff, che ringrazio, si è adoperato per trasformare il piano terra di Palazzo Montani Leoni in un ambiente degno di grandi musei. Questo evento rilancia il legame della Fondazione Carit con l’arte e con il territorio, vero nostro grande obiettivo, confermato anche dall’organizzazione di questa importante mostra di livello nazionale”. 

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