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Sabato, 20 Aprile 2024
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Gemellarte, via allo scambio di artisti: ecco i vincitori del concorso internazionale

Tra Terni e Parigi le performance dell’italiano Aris e del francese Sto, selezionati per la doppia residenza promossa tra Italia e Francia

Rivoluzione ecologica, potere femminile e sublimazione dello spazio pubblico compresso dai lockdown per il Covid sono i temi al centro dei murales che verranno realizzati dai due vincitori della call internazionale di arte urbana lanciata da GemellArte, festival indipendente di arte contemporanea nato per rivitalizzare i gemellaggi fra le nostre città e quelle straniere e giunto alla sua terza edizione.

Ancora incentrata sul rapporto fra Italia e Francia, con il patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia e dell’Institut français Italia. Sotto i riflettori questa volta ci sono l’italiano Aris e il francese Sto, che hanno risposto alla doppia call internazionale intitolata “Vive la Revolution” e saranno in residenza fra il 25 ottobre e il 6 novembre nelle due location protagoniste del festival: Terni, sede di Gn Media, l’organizzatrice dell’evento, e Saint’Ouen, a pochi chilometri da Parigi, gemellata con la città umbra dal 1961. Entrambe le opere artistiche realizzate alla fine della residenza saranno il frutto del confronto fra gli artisti e le città ospitanti ed i suoi abitanti, con una full immersion nella sua storia e nelle sue tradizioni, assicurando una perfetta contestualizzazione e aderenza delle rispettive creazioni alla realtà urbana circostante, all’insegna di una vera e propria rigenerazione. Come avvenuto, del resto, in occasione dell’edizione 2020, quando a vincere le due residenze furono gli artisti Ozmo, per l’Italia, e Caroline Derveaux, per la Francia.

Il percorso di GemellArte, con la direzione artistica di Chiara Ronchini, quindi continua e segna un nuovo, importante riconoscimento: la conferma della sua presenza nella stagione artistica di La Francia in Scena, una delle principali manifestazioni culturali del nostro Paese, a cura dell’Institut Français Italia, su iniziativa dell’Ambasciata di Francia.

Il murale italiano avrà un valore aggiunto in più: sarà anche ecologico, in quanto verrà realizzato con i colori forniti da AirLite, società produttrice di vernici sostenibili per l’ambiente, che riducono l’inquinamento dell’aria - trasformando la superficie dipinta in un purificatore naturale - e il consumo di energia, consentendo di ridurre l’impatto ambientale delle opere murarie oltre a contribuire a ripulire l’aria delle città. Grazie alla partnership siglata tra gli organizzatori e l’azienda AirLite e con l’associazione Air is Ar che si focalizza sull’unione tra arte sostenibile e comunità culturali, volta a promuovere e aumentare la consapevolezza sull’importante tema della qualità dell’aria attraverso la creazione di murales e altri tipi di opere d’arte realizzati con la tecnologia depurativa Airlite. Valori condivisi anche dal Festival GemellArte e che hanno portato a questa importante partnership strategica.

Cominciamo dal vincitore italiano: Aris, figura di spicco nel panorama europeo dell’arte urbana e contemporanea da oltre vent’anni. Nei suoi esperimenti e ricerche di stile, il supporto (muro, lamiera o altro) e lo spazio in cui esso si trova assumono grande rilevanza. Il viaggio e la necessità di esplorare diventano parti fondamentali del lavoro, portandolo a dipingere in varie nazioni, tra Spagna, Germania, Polonia, Russia. E portandolo a lavorare principalmente in luoghi abbandonati e periferici, utilizzando spesso la tempera. Ambientazioni lunari e mondi dimenticati sono i temi preferiti delle sue opere. È l’artista stesso a presentare l’opera concepita per Gemellarte: “Durante questi due anni di pandemia, la mia quotidianità nel fare arte è cambiata, non potendo lavorare spesso negli spazi aperti, ho sviluppato più tipi di ricerca che potessero essere portati avanti in studio o a casa. La mia storia e la mia abitudine di lavoro all’aria aperta mi hanno portato verso la sperimentazione con la luce naturale, quindi ho lavorato molto con la cianotipia ad esposizione solare. L’uso della luce come strumento disponibile a tutti è stata la sublimazione dello spazio pubblico mancante. Per questo l’opera che presento parte da quelle sperimentazioni e da quei colori. Oltre all’ispirazione cromatica derivante da questi materiali che catturando la luce liberando il colore, dal punto di vista formale il disegno che penso di sviluppare rappresenta un sovrapporsi di livelli e di figure, un’umanità altra che nel mio immaginario si stratifica”.

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