Imperdibili giornate del Fai, un viaggio tra le meraviglie di Narni
Tornano anche quest'autunno del Giornate del Fai. l'appuntamento, imperdibile come ogni anno, è per domani, domenica 14 ottobre. La delegazione ternana per, l'evento ha scelto luoghi magici, incantati, ma soprattutto sconosciuti ai più. L'obiettivo è far conoscere quei luoghi piccoli, nascosti, ma ricchi di grandi significati non solo culturali, ma anche sacri.
I luoghi scelti sono tre: il Sacro Speco, Vasciano e Itieli. Dalle 10,30 alle 17,30, le guide saranno pronte per farvi fare un viaggio, come non lo avete mai fatto, tra queste meraviglie.
Itieli
Il Castello sorge sul versante di un crinale da cui si gode un’ampia veduta della Valle di Terni. Il nome significherebbe terra di confine, per il ruolo di avamposto a difesa della frontiera tra bizantini e longobardi. Nel XII secolo fece atto di sottomissione a Narni, di questa fase conserva l’antico impianto di difesa, nella parte alta era il Dongione mentre la cinta muraria era intervallata da torri quadrate e semicircolari. Notevole la chiesa parrocchiale di S. Nicola di Bari. Risale al medioevo mentre la forma attuale è frutto dell’ampliamento realizzato per il Giubileo del 1600. Notevole è la cappella dell’altare maggiore, decorata ad affresco e da stucchi opera dei Grimani. Una seconda chiesa dedicata a S. Maria, è collegata ad una antica porta ed al percorso di ronda. La Piazzetta delle Intusse,da cui si gode uno splendido panorama,ricorda una tradizione locale molto sentita. Queste sono fiaccole realizzate artigianalmente per accompagnare la processione di S. Nicola.
Ai visitatori della Giornata Fai d’Autunno è riservata la visita e degustazione gratuita presso il frantoio oleario presso Montanari Agrivillage, Strada Montanari 2 (Itieli, Narni).
Sacro Speco
Nel 1213 San Francesco individua nei monti presso Narni un luogo appartato per ritirarsi in preghiera: un bosco ricco di grotte ove sorge una piccola cappella benedettina. Qui il Santo vive in ascetica meditazione all'interno di una fenditura nella roccia (lo 'speco'); seriamente ammalatosi, muta miracolosamente l’acqua di un vicino pozzo in vino che ne consente la guarigione. Intorno al luogo prescelto si sviluppa nel tempo un convento che diviene uno dei capisaldi dell’Osservanza francescana. All'epoca di San Bernardino da Siena (XV secolo) intorno alla chiesetta primitiva vengono edificati un dormitorio, un refettorio ed un suggestivo chiostro con affaccio sulla verde vallata sottostante. Tra le grotte ed il convento si trovano importanti memorie francescane: la cella in pietra costruita per ospitare il Santo con il letto originale dove giacque ammalato e il castagno secolare piantato da Francesco. Un affascinante connubio tra natura incontaminata e sobria architettura francescana.
Nel rispetto delle regole del Santuario, luogo di preghiera e di meditazione, la delegazione chiede ai visitatori di usare un abbigliamento adeguato ed avere un comportamento sobrio. "È fatto divieto di fumare e di accendere fuochi in tutta l'area. È possibile accedere al santuario con cani purché siano al guinzaglio e si raccolgano eventuali deiezioni, provvedendo a depositarle negli appositi contenitori presenti nell'area. Si raccomanda attenzione per la possibilità di cadute di massi e rami. I bambini vanno tenuti per mano", precisano nella pagina Facebook.
Vasciano
Situato a circa 450 metri d'altezza, Vasciano (Castrum Vasciani) è circondato da un territorio caratterizzato da boschi rigogliosi e colline. Nel corso della sua storia è stato soggetto a varie dominazioni, tra cui quella di Narni. Il paese, con le sue case costruite sul costone roccioso, che affiora ben visibile in diversi punti, e le sue vie strette e ripide, conserva ancora oggi il fascino delle sue origini medievali. Salendo per una di queste vie si può giungere ai ruderi della rocca, con le torri e le mura che proteggevano l’abitato. La chiesa parrocchiale, risalente probabilmente al XII-XIII secolo, e rimodernata tra ‘500 e ‘600, è dedicata al patrono San Biagio. Attraverso un portale lapideo si accede al suo interno a navata unica dove si possono ammirare quadri e preziosi affreschi, attribuiti ad artisti come i Torresani. Un' iscrizione sulla piazza principale ricorda che Vasciano diede i natali, nel 1570, ad Asprilio Pacelli, musicista di chiara fama.