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“Psichedelia”, il viaggio nella cultura visiva degli anni ’60 al Caos di Terni

In esposizione manifesti ed LP oltre all’iconico pulmino Volkswagen degli “hippie” e la sua evoluzione 100% elettrica, l’ID Buzz

Un viaggio nella cultura visiva degli anni Sessanta è quanto propone il museo Caos (Centro Arti Opificio Siri) di Terni fino a domenica 5 marzo attraverso la mostra “Psichedelia” all’interno della quale, tra i manifesti più iconici del movimento che partì da San Francisco ed influenzò la musica, la poesia, la grafica e, dunque, la società, trovano spazio anche opere del mondo delle quattro ruote che dialogano con quelle di grafica psichedelica. E così il mitico T1, il ‘pulmino’ Volkswagen conosciuto anche come Bulli, veicolo icona per la generazione dei figli dei fiori, si fa notare in questa esposizione accanto alla sua evoluzione 100% elettrica, il nuovo ID Buzz, presente insieme a tutta la gamma elettrica ID Volkswagen.

Mostra Psichedelia a Terni_ Viaggio negli anni 60 (4)Un viaggio ‘psichedelico’ tra passato, presente e futuro, dunque, all’interno della sala Carroponte del Caos, sottolineato dall’evento di lancio e presentazione al pubblico dell’ID Buzz, organizzato sabato 11 febbraio dalla concessionaria Volkswagen Autocentri Giustozzi. Presenti tanti visitatori, clienti e curiosi che hanno potuto ammirare non solo gli oltre 70 manifesti dei principali autori della grafica psichedelica (quindi edizioni originali dagli archivi americani ed edizioni autografate di artisti del calibro di Wes Wilson, Stanley Mouse, Alton Kelley, Rick Griffin e Victor Moscoso, che realizzarono i manifesti per i concerti nei locali di San Francisco per le prime esibizioni di Jimi Hendrix, Janis Joplin, Greateful Dead, Jefferson Airplane, The Doors, Frank Zappa, Pink Floyd) ma anche 40 LP legati alla genesi e alla storia della musica psichedelica.

“In questa mostra – ha dichiarato Chiara Ronchini, direttore del Caos – troviamo tutti quelli che sono i simboli della cultura degli anni ’60. Il collegamento con il T1, il ‘magic bus’ che ha portato in giro musica, cultura e arti visive in tutto il mondo, è stato semplice e spontaneo perché anche questo mezzo è diventato un simbolo. La connessione che abbiamo creato, anche con la sua evoluzione 100% elettrica, ha dimostrato che l’arte non ha limiti e non conosce barriere”.

“L’ID Buzz – ha spiegato Maurizio Spera, direttore generale Autocentri Giustozzi – è un concentrato di tecnologia che dimostra il progresso che c’è stato nel mondo automobilistico dagli anni ‘60 ad oggi e allo stesso tempo non ‘tradisce’ le aspettative legate all’impatto ambientale. È dotato di motore 100% elettrico, una batteria da 77 kw con un’autonomia di circa 400 chilometri e può essere considerato in un certo senso ‘green’, perché sono stati utilizzati materiali riciclati per i suoi interni ed essendo elettrico non rilascia anidride carbonica nell’aria. Da questo punto di vista Volkswagen sta dando risposte concrete, si è impegnata in programmi e progetti volti a ridurre, fino ad azzerare entro il 2035, le emissioni di anidride carbonica derivati dal ciclo di produzione dei suoi veicoli. Il motore elettrico rappresenta, dunque, una svolta ai fini del contenimento di CO₂. Sicuramente nel futuro le auto saranno dotate di batterie che avranno una maggiore autonomia ed è chiaro che sia le infrastrutture pubbliche che private dovranno adeguarsi al cambiamento predisponendo impianti di ricarica”.

La mostra “Psichedelia” sarà visitabile fino al 5 di marzo, dal giovedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

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