Jazz e laboratori per le ultime due giornate di 'Musica per le Comunità'
'Musica per le Comunità' prosegue con gli ultimi 2 appuntamenti a Collestatte e Castel di Lago di Arrone. Dopo le prime due serate dello scorso weekend, tronano in Valnerina gli appuntamenti musicali targati Arci. Musica, laboratori e attività dì integrazione aperti a tutte la comunità locali. L'evento è organizzato da Arci Terni, Arci Solidarietà Terni, associazione 'Paolo Taglioni', associazione 'La Nera', con la collaborazione del Comune di Terni e del Comune di Arrone.
Sabato 1 settembre a Collestatte sarà la volta di 'Angela Mosley & The Blu Elements'. L'evento finale sarà in piazza a Castel di Lago, domenica 2 settembre, con il jazz di 'Maurizio Marrani'. Stand sui laboratori effettuati da Arci Terni all'interno dei progetti di accoglienza.
Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito e inizieranno alle ore 21.30.
Laboratorio di Stamping
Sabato pomeriggio a Collestatte sarà possibile partecipare anche al laboratorio di Stamping tenuto da Marianela Taborga, artigiana e collaboratrice di Arci Terni. Nei mesi scorsi i partecipanti ai laboratori hanno prodotto oltre 500 borse che sono state donate ai delegati presenti al Congresso Nazionale Arci a Pescara. Borse e magliette saranno realizzate grazie alla fantasia dei partecipanti e all'esperienza di chi li guida. Per partecipare mandate un messaggio alla pagina Facebook Arci Terni o wawas. La partecipazione è gratuita e aperta a grandi e piccini.
Gli altri laboratori
- Orli e Vapori
Traguardo finale dell'omonimo laboratorio di cucito e riciclo creativo, inserito in un progetto di aggregazione ed emancipazione rivolto a donne italiane e straniere. Vestiti dismessi, accessori vintage, stoffe e materiali di recupero sono stati trasformati in nuovi pezzi di design e di moda: riciclo, creatività e praticità sono le parole che contraddistinguono il lavoro delle artigiane partecipanti al progetto.
Ogni pezzo è realizzato a mano, unico nel suo genere e capace di raccontare la storia di chi lo ha ideato e confezionato. 'Orli e Vapori' è adesso anche al centro di Terni, in Via del Tribunale,19 presso 'Tre Civette sul comò?.
- L’orto
“Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento”, dicono dall'Arci. "Con lo spirito dei versi di Franco Arminio abbiamo iniziato a coltivare verdure e legumi, per realizzare poi qualcosa di più grande e vivace. Pomodori, patate, zucchine fanno parte della ricca produzione del nostro orto in Valnerina, curato dai nostri ragazzi ospitati nei progetti d’accoglienza e da un gruppo di volontarie della zona".
- Il miele
"Il nostro orto cresce e da buoni frutti anche per merito delle api che lo circondano e che si prendono cura di ogni piccolo fiore fino a quando non diventa pomodoro o zucchina. Grazie ad un corso di apicoltura, realizzato per i ragazzi dei nostri progetti e per gli abitanti della Valnerina, abbiamo messo in piedi un nostro piccolo apiario e da quest’anno è pronto anche il 'Millefiori Valnerina', una vera bontà che non può mancare nelle vostre dispense".
- Musica
La musica e le musiche dal Mondo hanno sempre caratterizzato le nostre iniziative interculturali, un linguaggio fluido capace di instaurare incontri e relazioni, di produrre senso. Non poteva quindi mancare un laboratorio musicale come 'Chi s(u)ono?' con le percussioni protagoniste, insieme ovviamente ai ragazzi che hanno affrontato diversi temi nei brani: guerre, razzismo, famiglia. Sono così nate diverse collaborazioni ed esibizioni dal vivo, culminate poi con il CD 'Interplay'.
Progetto Finis Terrae
I laboratori e i prodotti presenti durante le serate fanno parte del Progetto Arci 'Finis Terrae': è una vetrina, la parte visibile dei tanti laboratori e delle buone pratiche che Arci Terni sostiene nei numerosi progetti che ha attivato negli ultimi anni.
Finis terrae è la metafora del paradosso. La punta più estrema del mondo occidentale per tanto tempo, là dove si riteneva che finisse il mondo e dove finiva/finisce il cammino di Santiago ('capo finis terrae', appunto, nella Spagna del Nord direttamente sull’Atlantico), che poi è divenuta la costa da cui si è partiti per scoprire il 'nuovo mondo', le Americhe. La fine come inizio.
Come a dire: “Là dove si pensava finisse il mondo è iniziata la modernità”. Basta il desiderio di conoscenza, la curiosità, l’aprirsi a nuovi mondi e a nuove rotte. Magari, come accadde a Cristoforo Colombo, fa comodo anche qualche errore: ipotizzare di andare da una parte e ritrovarsi per caso in un mondo nuovo. Questo spirito sarebbe la medicina più appropriata ai mali di questa società sempre più malata di assenza di orizzonte. Solo il coraggio e il supporto di qualche navigatore d’esperienza possono portarci a scoprire pezzi di futuro.
Così, mentre il dibattito pubblico si nutre di paure e timori nei confronti dei diversi, noi pensiamo sia bene aprire le porte e lasciar intravedere nuove pratiche di integrazione tra cittadini vecchi e nuovi.