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Suoni, colori e aria di festa: conto alla rovescia per la sfida dell’Anello

Narni si prepara alla 54esima edizione della Corsa: si comincia il 21 aprile. Terzieri, sarte e scuderie in grande fermento

C’è aria di festa nel centro storico di Narni. L’imminente inizio delle manifestazioni della 54esima edizione della Corsa all’Anello lo si avverte in giro da tante cose. Intanto dalle tante bandiere che sono state affisse in tutte le vie della città dai rispettivi contradaioli. Un altro segnale importante, che fa capire che è tutto pronto in vista del 21 aprile, è la presenza nutrita di contradaioli nei pressi delle osterie e delle altre strutture dei terzieri dove si lavora alacremente per tirare tutto a lucido. E questo è uno degli spettacoli più belli da vedersi, perché mostra l’attaccamento, il senso di appartenenza e la voglia di fare da parte di tanti volontari, molti dei quali giovanissimi.

A ricordare che l’inizio della festa è imminente ci sono poi i “suoni”: quelli di tamburi e chiarine che da ormai parecchie settimane provano i loro ritmi in vari punti della città e della periferia. Chi sale verso la Rocca, chi prova presso i giardini di San Bernardo, chi a poche decine di metri da lì, nei giardini esterni dell’ex seminario di largo San Francesco. Le prove dei musici arrivano anche a Narni scalo. Qualche giorno fa, infatti, era possibile veder provare presso il parco pubblico gli sbandieratori narnesi accompagnati dai loro musici.

Sono impegnati a fare prove su prove anche tutti quei contradaioli che saranno protagonisti nelle rispettive “Giornate Medioevali”. Capita, allora, di incontrare questi “attori”, nel tardo pomeriggio o di sera, mentre in qualche angolo della città provano le loro parti. Insomma ci sono tutti gli ingredienti classici, che da decenni caratterizzano la vigilia della festa più importante di Narni, per trasformare il centro storico in un grande “laboratorio” dove decine e decine di persone sono al lavoro.

Grande fermento c’è in altri due ambienti fondamentali della Corsa all’Anello: le sartorie e le scuderie. Nelle prime il lavoro, si può dire, dura tutto l’anno, ma da qualche mese si è intensificato al punto che sarte ed aiutanti sono lì a tagliare e cucire da mattina a sera e spesso anche nel dopo cena. Discorso più ampio per le scuderie che vivono davvero tutto l’anno, ma dove in queste settimane il ritmo di lavoro si è intensificato al massimo. Prove su prove da parte dei cavalieri che in sella ai loro destrieri si cimentano nella corsa con la lancia in mano e cercano di infilare più anelli possibili. Colpo d’occhio, abilità e mano ferma, saranno gli alleati migliori il giorno della corsa al campo per cercare di vincere l’anello più importante: quello d’argento.

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