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Quale prospettiva per la siderurgica nazionale e ternana? Fratelli d'Italia fa il punto con un web meeting

L'iniziativa prevede la partecipazione, fra gli altri, della consigliera regionale umbra di FdI, Eleonora Pace, e del coordinatore comunale, Marco Celestino Cecconi

Un meeting per parlare delle prospettive del comparto siderurgico nazionale, con particolare attenzione al polo produttivo di Terni. Questo il focus del web meeting "Siderurgia asset strategico per il Paese" promosso dal Fratelli d'Italia e organizzato dal senatore Adolfo Urso, responsabile del Dipartimento Impresa del partito.

All'evento, che avrà luogo lunedì 22 marzo alle ore 11.00 sulla piattaforma Zoom e in diretta sulla pagina Facebook do FdI, vedrà l'intervento del capogruppo del partito alla Camera, Francesco Lollobrigida, il senatore e coordinatore regionale Franco Zaffini, i parlamentari Raffaele Fitto, Marcello Gemmato, Patrizio La Pietra, l'assessore regionale del Friuli-Venezia Giulia Fabio Scoccimarro, il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e poi amministratori, sindacalisti ed esponenti dell’impresa. Sono previsti collegamenti con i siti produttivi di Taranto, Terni, Piombino, Trieste e Genova.

A rappresentare la città di Terni e tutto il comprensorio saranno la consigliera regionale di FdI, Eleonora Pace e il coordinatore comunale del partito, Marco Celestino Cecconi.

Terni in prima linea

"Terni con Ast rappresenta un unicum - scrive in una nota il coordinatore comunale del partito, Marco Celestino Cecconi -. Infatti, pur essendo parte integrante dello scacchiere siderurgico italiano, è l’unico stabilimento che produce acciaio Inox.

In questo momento - osserva Cecconi -, lo stabilimento di Terni è stato nuovamente posto in vendita dalla multinazionale tedesca. Da coordinatore comunale sono particolarmente preoccupato per la stasi della trattativa in quanto è fuor di dubbio che ci sia la necessità di definire nel più breve tempo possibile i nuovi assetti, così come i nuovi obbiettivi commerciali e della produzione. Infatti, la domanda nel nostro paese è, ad oggi, soddisfatta nella misura del 60 per cento dalle quantità fuse nello stabilimento ternano.

Quantità - conclude Cecconi - che potrebbero addirittura aumentare garantendo così non solo il mantenimento dei livelli occupazionali ma che potrebbero generarne, in ipotesi, anche un incremento".

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